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Tutti i miei Predaking - Pupazzame


Ci sono cose nella vita che sono destinate a rimanere solo oggetti del desiderio, e non sto parlando di roba che sarà sempre fuori dalla portata delle proprie tasche da qui all’infinito, tipo una Bugatti Chiron, ma anche di articoli molto meno costosi, che magari potremmo anche permetterci, ma per un motivo o per l’altro non li acquistiamo. E quando si è bambini e si parla di giocattoli, lo scoglio da superare sono gli amministratori del budget, i genitori.

Forse

Ai miei tempi esisteva una certa categoria di giocattoli che semplicemente era destinata alla fascia enthusiast, ovvero i famigerati bambini ricchi, che non solo avevano accesso a giocattoli ultracostosi, ma magari avevano pure la possibilità di riceverli fuori dalle classiche occasioni, ovvero oltre a Natale e al compleanno. Noi poveri mortali dovevamo fare una vera campagna marketing nei confronti dei nostri genitori per ottenere un radiocomando Gig Nikko di media fichezza, mentre loro schioccando le dita si portavano a casa quella che andava a miscela.

Di esempi ce ne sarebbero tanti: la gigantesca portaerei dei G.I.Joe, il Neo Geo, i Lego Technic più complessi e via dicendo. Addirittura ad alcuni ricconi non bastava sbattere in faccia agli altri i loro "pezzi unici", ma anche le collezioni che nessun altro avrebbe potuto mai completare. Tu non facevi a tempo a dire: “Ho finalmente preso Phoenix la luce…” che il riccone ti interrompeva annunciando a voce alta “Ah, io ho tutta la serie, c’ho pure i cavalieri d’acciaio!”. Che poi manco li avevo importati da noi gli Steel Saints e, diciamocelo, erano sfigatissimi perché non c'azzeccavano veramente una mazza. Dai...

Chiusa la parentesi CdZ, spostiamoci sui Transformers. Collezionarli tutti ai tempi era un’impresa impensabile, difficile anche per chi aveva il papi che girava in Porsche, perché effettivamente era difficile reperirli tutti. Detto questo, noi comuni mortali non ci arrovellavamo certo per tal problema, noi puntavamo semplicemente a ottenere quelli che ci piacevano di più. E quelli che io preferivo, l’ho già detto su queste pagine, erano i combiner.

Alcuni di questi, Devastator, Superion, Bruticus, Defensor e Menasor, erano abbastanza comuni e trovarli nei negozi di giocattoli non era un'impresa. Chiaro che non li possedevo tutti, mi sono dovuto “accontentare” di Devastator e più tardi di Defensor (in verità volevo Superion o Bruticus, però non ce li avevano più nel negozio vicino a casa mia, mannaggia). Computron e Abominus erano più rari, ma la cosa non mi interessava molto perché mi piacevano di meno. Era Predaking la vera chimera: l’unico non venduto in giftset, per completarlo occorreva comprare i componenti separatamente. E non era finita qui: i 5 componenti, i Predacon, presentavo parti in metallo ed erano molto più grandi, e di conseguenza più costosi, dei membri di qualsiasi altro combiner. Tutto ciò rendeva Predaking il più “gozzo” tra tutti i combiner. Anche perché, personalmente parlando, a livello di design spaccava. Gli unici Transformers in produzione ad essere stati disegnati da Akitaka Mika, i Predacon si scostavano dal tipico canovaccio del mezzo trasformabile e, come i Dinobots, erano una rappresentazione robotica del mondo animale. Un leone (Razorclaw), una pantera (Rampage), un’aquila (Divebomb), un rinoceronte (Headstrong) e un toro (Tantrum) erano i membri del team. Colori caldi come il rosso, l’arancione e il giallo, si mescolavano con il nero, il grigio e qualche particolare dorato, dando alla squadra e al combiner un tocco di aggressività in più. Essendo i Predacon tutti della stessa grandezza, le proporzioni di Predaking risultavano inusuali, come se avesse un torso leggermente sottodimensionato, anche se nel complesso funzionava, soprattutto agli occhi di un bambino. Se tutto ciò non bastasse, il colpo di grazia lo dava la pubblicità, che gasava all’inverosimile:

Purtroppo Predaking è stato uno di quei giocattoli fuori dalla mia portata. Anche avendolo voluto collezionare in più step, ai tempi non sono mai riuscito a trovare tutti i pezzi, quindi ci avevo messo una pietra sopra.

Il tempo passa, io cresco, alcune cose cambiano altre, come la passione per i robot, no. Alcune aziende come la Bandai e la Takara capiscono che al mondo c’è parecchia gente come me, che sarebbe felice di pagare per delle rappresentazioni più fiche possibili dei robot della loro infanzia, e così nascono linee come i Soul of Chogokin o i Transformers Masterpiece. Da lì a sognare i combiner Transformers in salsa Masterpiece è stato un passo breve. Non è mai successo. O almeno, non è mai successo se circoscriviamo il discorso a Takara/Hasbro, le società che detengono i diritti dei giocattoli dei Transformers. Sono le case 3rd party, aziende che producono di modelli “ispirati” a vari personaggi senza detenerne i diritti (che gliene frega, basta cambiare i nomi, sul serio) le quali negli ultimi anni hanno saldamente preso la palla al balzo, dimostrando quanto l’interesse per questo tipo di prodotti sia vivo. Ma torniamo indietro un attimo. Nel 2004 la Takara fa uscire una ristampa del Predaking originale del 1986, sotto forma di giftset.

Tempo due secondi netti e io lo ordino. Uno dei giocattoli che da bambino avevo sempre sognato di avere ritorna disponibile, che dovevo fa’? Mi arriva, bello, sono felicissimo, essendo una ristampa accostato ai modelli moderni non rende al massimo, ma possiede il fascino del vintage. Nel 2010 esce una nuova ristampa, con colori alterati (metallici al posto di opachi).

Nel 2013 ne esce un’altra di ristampa, denominata Platinum Edition, con nuovo packaging e altre piccole modifiche.

Ormai è chiaro a tutti che Predaking tira come nessun altro combiner, ad eccezione di Devastator, perché si sa, Devastator è Devastator. I 3rd party non restano con le mani in mano e inizia quella che verrà ricordata dagli appassionati più malati come me la Predaking War: tre case 3rd party, Unique Toys, Mastermind Creations e TFC Toys, si sono scontrate nella stessa finestra temporale lanciando ognuna il suo Predaking. Dal nulla di decenni si è passato ad avere 3 modelli modernizzati dello stesso robot nello stesso anno, il 2013. Oggi vorrei andare ad analizzare ogni modello di Predaking uscito finora ispirati al robot della serie G1, quindi niente Prime Beast Hunters

ed escludendo le versioni di secondo rilievo, di cui faccio giusto una breve carrellata fotografica:

Predaking Kre-O

Predaking Titanium Series

Predaking Robot Heroes

Però prima di proseguire manca un ultimo tassello al mosaico. Avevamo detto che Takara/Hasbro di fare combiner Masterpiece non ne vuole proprio (ancora) sapere, tuttavia in questi ultimi anni ha prodotto dei combiner ispirati al design G1 per le linee Generations/Combiner Wars/Titans Return/Power of the Primes, con risultati altalenanti.

Oltre alla qualità, anche la stazza non è stata uguale per tutti: il Devastator Combiner Wars è stato prodotto come Transformers Titan Class, 45cm di bestio, mentre gli altri si attestano intorno ai 27-28cm. E secondo voi qual è stato il combiner della serie Power of the Primes ad essere scelto per la scala Titan Class? Chiaramente proprio Predaking, e questo fa capire ulteriormente quanto sia amato (e comprato) questo animalesco robottone. Ora che non manca più nessuno all’appello possiamo iniziare a spulciare tutti i contendenti, ovvero:

1) Takara/Hasbro Predaking G1

2) Unique Toys Warlord

3) Mastermind Creations Feral Rex

4)TFC Toys Ares

5) Takara/Hasbro Power of the Primes Predaking

Un ultimo preambolo: in questa analisi non ho incluso le eventuali versioni KO, ovvero le copie (oversize o meno) di modelli già esistenti, qua parliamo solo di modelli originali.

Come da prassi, andiamo ad analizzare ogni singolo componente.

 

TANTRUM

Nome italiano: Torox

Tutta violenza e niente pazienza, così dice la sua bio. Uno psicopatico che ama guardare il mondo mentre brucia. Armato fino ai denti, o meglio, fino alle corna, visto che si trasforma in un possente toro (anche se alcuni sostengono che sia in verità un bufalo). Sarebbe un testimonial perfetto per la Red Bull. Va a formare una gamba di Predaking.

Takara/Hasbro G1 Tantrum

La prima versione toy di Tantrum è semplice ma, come si dice, rende l’idea. Come toro sembra proprio grosso e cattivo, come robot un po’ meno. La posabilità è limitata solo alle braccia e alla testa che gira, le proporzioni non sono il suo forte, ma stiamo parlando di un giocattolo degli anni ’80. A quei tempi si era fatto di meglio, ma anche molto di peggio.

Unique Toys Savage Bull

Il Tantrum di Unique Toys si rivela essere una reinterpretazione piuttosto fedele al materiale di partenza. Sembra essere una versione modernizzata del giocattolo G1, articolata sufficientemente bene, anche se non dettagliata a livelli eccezionali. Tristemente, l’artwork del packaging ha dettagli che il modello vero non ha, e questo non si fa, è un po’ un autogol. Altri appunti sono i piedi, che non presentano l’articolazione della caviglia, e non sono fan di come restano visibili gli zoccoli dietro alle braccia. In modalità toro forse è un po’ meno possente dell’originale, ma in generale mi piace. Direi nel complesso discreto.

MMC Bovis

Un altro pianeta, probabilmente lo ribadirò più volte, la Mastermind Creations (MMC) con i Predacon ha compiuto un vero e proprio miracolo, e già con il primo componente il concetto è chiaro: top tier. L'aspetto estetico di Bovis, così come per gli altri esemplari MMC, pur essendo più ispirato ai comics IDW che alla G1, riesce a mantenere lo spirito dell’originale. In tutte le sue modalità il modello è dettagliatissimo, molto posabile, e personalmente trovo il design eccelso, così come la colorazione. Bovis trasmette possanza, cazzutaggine. Per non farsi mancare niente la dotazione è ricca, ben due armi bianche e due armi da fuoco, oltre ovviamente al piedone/backpack.

TFC Toys Aethon

Sicuramente TFC è l’azienda che più si è discostata dal source material. Chiariamo, si riconoscono subito in Aethon i tratti distintivi di Tantrum, però c’è molto di originale nel design TFC. Soprattutto la testa, che non presenta il tipico casco a “testa di toro”, anche se volendo è possibile esporlo in modalità “classic”, tuttavia per me in questo modo perde un po’ il suo fascino. Colori sgargianti, lucidi e pieni, inserti fluo, certamente non passa inosservato. Ottima posabilità, e molto bella la modalità toro da ogni lato lo si guardi. Forse più giocattoloso della versione MMC, ma sicuramente più dettagliato e articolato di quella Unique Toys.

Hasbro/Takara Power of the Primes Torox

Persino Hasbro/Takara non ha potuto utilizzare il nome originale, Tantrum, probabilmente per una questione di diritti (chissà chi se l’è fregato…). Quindi benvenuto Torox, il nuovo nome ufficiale. Che poi è il nome che gli avevano dato in Italia quando avevo doppiato il cartone originale, tutto torna. Inquadriamo un attimo la situazione: rispetto alle controparti 3rd party, destinate esclusivamente ai collezionisti, questa nuova versione ufficiale è un modello destinato alla distribuzione di massa, quindi il livello di complessità è ovviamente minore, ma non per questo disprezzabile, anzi. Quando si tira fuori Torox la prima volta dalla scatola (lo si trova in modalità animale) si ha la sensazione di prendere in mano un blocco: grande, quadrato, massiccio. Trasformarlo è un procedimento molto più semplice rispetto a quanto riscontrato con i modelli non ufficiali, ma la posabilità rimane più che buona. Occorre puntualizzare che presenta i difetti tipici di un robot non da modellismo, con spazi vuoti all’interno delle gambe e delle braccia. Inoltre non passa inosservata la “colonna nera” che si porta dietro alla schiena, che però ha la sua utilità, come spiegheremo dopo.

 

RAMPAGE

Nome italiano: Felin

Un’altra testa calda, che prima spara e poi (forse) parla. Una panterona dall’indole assassina e scatenata che lascia dietro di sé una scia di distruzione. Niente riesce a calmare la sua frenesia tranne… la televisione, in particolare la tv spazzatura. Immaginate la scena: Rampage/Felin sta per azzannare Maggiolino/Bumblebee, ma all’ultimo momento Hound/Canguro tira fuori l’ologramma della d’Urso che conduce Pomeriggio Cinque, e la puntata finisce con una gran risata collettiva. Diventa una delle braccia di Predaking.

Takara/Hasbro G1 Rampage

Uno dei migliori del lotto. Sia in modalità robot che in modalità belva, un modello ben proporzionato per essere un pezzo vintage. Molto rosso e arancione, come a sottolineare il suo essere fumantino, in più quel passamontagna da brutto ceffo, da sgherro, calza a pennello.

Unique Toys Violence

Violence, troppo figo come nome. E diciamo che modello si difende bene, pur senza strabiliare. Sicuramente si poteva fare di più a livello di dettaglio e di complessità, comunque Violence incarna perfettamente lo spirito del giocattolo originale. Nella sua forma animale trovo che sia un giusto compromesso tra linee decise che richiamano il passato e sinuosità moderna.

MMC Tigris

Per essere un modello più ispirato ai comics moderni che al passato, Tigris resta comunque una rappresentazione davvero molto G1 di Rampage, anche se di fatto è una tigre e non una pantera. Slanciato, da l’impressione di essere agile, silenzioso e mortale, un rogue in tutto e per tutto. Rispetto agli altri componenti MMC lo definirei “lo smilzo” della banda, anche per atteggiamento, perché Tigris sembra proprio cattivo, spietato. Dal punto di vista tecnico, niente da eccepire: ultradettagliato, estremamente posabile, colorazione e plastiche al top. Come belva, anche Tigris, un po’ come Violence, si presenta come commistione di eleganza e linee decise. Solo che in questo caso siamo su un altro livello di complessità. Nel box di Tigris trovate anche il Completion Kit, un set di pezzi aggiuntivi che comprende armamenti attacabili all'interno delle braccia di Bovis, Fortis eTalon, più una placca dorata per lo scudo di Leo Dux.

TFC Toys Phlogeus

Qui ci allontaniamo un po’ dal design originale, però quanto è cool Phlogeus. Davvero abbondante il dettaglio e accurata la modellazione, con particolari originali, come l’arma, composta in parte anche dalla coda, o le spalle arrotondate stile topo mangia errori. Come proporzioni rispetto agli altri not-Rampage 3rd party, il modello sembra più tarchiato e meno secco, ma non con un’accezione negativa, sia ben chiaro. Tuttavia è nella forma animalesca che Phlogeus risplende. Innanzitutto ai creativi di TFC non bastava una tigre normale, quindi hanno pensato bene di utilizzare una tigre con i denti a sciabola. Poi il design di zoidiana ispirazione, decisamente aggressivo e ricco, abbinato all’ottimo sculpt della testa, rendono questa rappresentazione più feroce, più… tigre.

Hasbro/Takara Power of the Primes Rampage

La diretta evoluzione del giocattolo G1. Questa nuova versione sembra prendere il vecchio modello, modernizzarne leggermente il design e aggiungere vari punti di snodo per garantire una posabilità in linea con i tempi correnti. Un vistoso backpack nero è presente in modalità robot, inevitabile per come è stata progettata la fusione tra i componenti del POTP Predaking, e le zampe anteriori da pantera non vengono nascoste proprio al meglio, ma vabbeh. E' comunque in alt-mode che il modello soffre di più: fin troppo squadrato e sgraziato per rappresentare un felino, la parte del ventre in parte vuota… meglio guardarlo dall’alto. Però la pistola che diventa la coda è una trovata fica.

 

HEADSTRONG

Nome italiano: Rinox

Quello grosso e stupido, o per dirla come piace oggigiorno, diversamente intelligente. Tuttavia tenace e non privo di una propria volontà, Headstrong afferma di fare le cose quando gli va di farle, anche se si tratta di combinarsi con gli altri Predacon per formare Predaking. In pratica come mandare a puttane una battaglia solo perché oggi qualcuno si è svegliato con la zampa sbagliata. La sua forma animale è quella di un grande rinoceronte, la cui specialità è ovviamente caricare Autorobots/Autobots. E’ sempre in giro con il suo compagno di merende Tantrum, e come lui si trasforma in una gamba di Predaking.

Takara/Hasbro G1 Headstrong

Un bel mattone giallo, rosso e nero. Le parti in metallo gli conferiscono una certa pesantezza, che si addice al modello. Per il resto valgono gli stessi discorsi fatti per la versione G1 di Tantrum: articolazioni molto limitate, un po’ piatto, ma non così male considerata l’età del modello.

Unique toys Ironhead

A livello di design, molte sono le similitudini tra Ironhead e Raging Bull. Ma questa è una cosa assolutamente comprensibile e comune a tutti gli altri emuli di Headstron e Tantrum, visto che stiamo parlando delle due gambe di Predaking. Le differenze sono soprattutto nella parte superiore, oltre che naturalmente nel pattern dei colori. Per il resto i modelli sono come fratelli, anche nella trasformazione, abbastanza semplice.

MMC Fortis

Se Ironhead e Raging Bull di Unique Toys sembrano fratelli, Fortis e Bovis di MMC sembra gemelli eterozigoti. Stesso (bellissimo) modello di base, colorato chiaramente in modo diverso, sculpt differente per petto e testa, armi esclusive: invece che pistole qui abbiamo mini-cannoni e una diversa tipologia di pugnali. In modalità animale, essendo un rinoceronte, secondo me la sua mole, la sua massosità è ancora più azzeccata. Difetti non pervenuti, a parte forse l’eccessiva somiglianza con Bovis.

TFC Toys Conabus

Un primo highlight veloce: adoro l’head-sculpt di Conabus e il suo ghigno da “Te smonto er culo a calci, stronzo”. Detto questo, nonostante ad un primo sguardo si potrebbe dire che anche Conabus non sia altro che un retool di Aethon (o sarebbe più corretto dire il contrario, visto che Conabus è uscito prima), c’è comunque da precisare che TFC Toys è quella che più ha differenziato i due componenti-gamba del suo Predaking. Nella trasformazione robot-animale infatti i due robot non girano il petto nello stesso verso, può sembrare un dettaglio di poco conto, ma nel mondo dei Transformers è un valore aggiunto. Mi piace il dettaglio del corno che esce dal petto in modalità robot, inoltre, come per gli altri membri TFC, l’alt-mode è molto curata, anche nelle proporzioni.

Hasbro/Takara Power of the Primes Headstrong

Come si può non amare un robot che se va in giro con due cannoni sulla spalla come se fossero uno stereo degli anni ’80? Non si può, punto. Certo, non è perfetto, anche lui ha sto regolo nero dietro la schiena che gli arriva fino alle ginocchia e tutti gli altri difetti già evidenziati con la versione POTP di Tantrum, però si tratta del prezzo da pagare per ottenere dall’altro lato un vantaggio di cui parleremo dopo. Come rinoceronte è più un parallelepipedo con le zampe e la testa, ma descriverlo così è ingiusto, ha il suo perché, è squadratamente cazzuto.

 

DIVEBOMB

Nome italiano: Falcon

Non tutti possono affermare di essere felici nello svolgere il proprio lavoro, ma questo non è il caso di Divebomb. Lui sprizza felicità quando, trasformato in aquila, ci sono degli obiettivi da bombardare, il suo problema è solo da dove cominciare. E’ un pò meno contento quando deve unirsi agli altri Predacon, perché non è più libero di divertirsi come vuole lui. Ognuno ha le sue priorità. Non solo diventa un braccio di Predaking, ma presta anche le sue ali al robot gigante.

Takara/Hasbro G1 Divebomb

Ho sempre trovato Divebomb uno dei Trasformers più riusciti tra quelli faunomorfi. Pur rimanendo un po’ “blocchettoso”, già il modello G1 sfoggia alcuni dettagli notevoli come le ali, ricche di particolari, e una certa armonia nelle proporzioni. Sicuramente uno dei migliori del team originale.

Unique toys War Hawk

Una diretta evoluzione del G1, ne rispetta il design in quasi tutti gli aspetti. Balzano all’occhio le piume delle ali, completamente dorate, dall'aspetto stile cyber-egypt-punk, e la coda bicolore. Qualche dettaglio in più non avrebbe guastato, comunque in generale resta un modello in linea con gli altri membri di Warlord: buona qualità, complessità discreta, anima G1.

MMC Talon

L’aver visionato precedentemente i rendering del progetto e le foto del prototipo non mi aveva comunque preparato all’effetto “Wow!” che ho provato trovandomi tra le mani Talon appena tirato fuori dalla scatola. Mi è difficile anche il solo pensare a un aspetto migliorabile, ecco magari le zampe dell’aquila potevano essere rese meno statiche, ma per il resto Talon è un modello praticamente perfetto. Un’orgia di dettagli, una colorazione sublime, un design talmente fico che persino Hasbro l’ha “rubato” (il colmo) per la sua versione di Divebomb per il videogioco mobile Transformers: Earth Wars. Altro punto a favore è la dotazione: oltre ai pugnali, un bellissimo fucile da cecchino. Ma sono le ali, ragazzi, il vero non plus ultra: estremamente particolareggiate, ampia apertura alare, lunghe piume indipendenti… semplicemente spettacolari.

TFC Toys Phobus

Ero scettico sul fatto che TFC riuscisse a creare un Divebomb che non sfigurasse davanti alla proposta MMC. Guarda caso Phobus è stato l’ultimo componente di Ares ad arrivare sul mercato, prendendosi un bel po’ di tempo in più rispetto alla cadenza delle uscite precedenti. Il ritardo però non è stato vano, perché Phobus si è dimostrato essere un modello molto attraente, seppur decisamente diverso da Talon. Se MMC è rimasta piuttosto federe allo schema G1, TFC invece si è discostata per design e per color pattern. Pur avendo chiari richiami al classico Divebomb, Phobus presenta sezioni originali, come la parte inferiore delle gambe o la testa di aquila che diventa petto, come accadeva con Aethon o Conabus, e il becco è di colore giallo acceso. Anche in questo caso a colpire sono le ali: in controtendenza rispetto ai concorrenti che enfatizzano il color oro, qui è il nero a farla da padrone, insieme a una forma è più appuntita e tagliente. Molto apprezzata l’idea di poter estrarre delle piume che diventano armi per la modalità robot (delle lame o persino un arco). In modalità aquila Phobus è senza dubbio il modello che presenta maggior dinamicità e posabilità. Insomma, TFC ha eseguito è un’ottima variazione sul tema. Trivia: il Predaking di TFC si chiama Ares (ovvero Marte) e Phobos (con la o) è un satellite del pianeta rosso.

Hasbro/Takara Power of the Primes Divebomb

Anche nella sua versione POTP, Divebomb convince. Non sarà slanciato o articolato come le versioni 3rd party, però resta sempre un bel vedere. Ovviamente è il modello più fedele al souce material, presentando anche un buon livello di dettaglio. Una volta applicati gli adesivi (sì, le versioni POTP come i vecchi G1 hanno gli adesivi da attaccare) le ali, che già “nude” sono apprezzabili, diventano molto più scenografiche. A differenza del POTP Rampage, qui il backpack non sembra un’appendice scomoda, ma è stato integrato per benino con le ali. Come aquila si presenta un po’ “pesante” per via della massa, però questo non stona eccessivamente visto che è un po’ lo stile anche di tutti i suoi compagni POTP.

 

RAZORCLAW

Nome italiano: Zannar

Il boss della cumpa. E non perché è stato raccomandato. Razorclaw è un cacciatore nato, dedica ogni sua risorsa al raggiungimento dell’obiettivo, e se resta fermo immobile non è per farsi una pennichella, ma per saltare addosso al nemico nel momento più opportuno. Non c’è soddisfazione maggiore per lui di quella di vincere un avversario in una battaglia onorevole. E in che cosa poteva trasformarsi il leader dei Predacon se non nel re della foresta? Essendo il capo, si trasforma ovviamente nel torso di Predaking.

Takara/Hasbro G1 Razorclaw

Il classico G1 mette in risalto un altro lato di Razorclaw, ovvero la parsimonia. Infatti, come potete notare, il modello ha proprio le braccine corte. A parte questo abbiamo davanti un solido robot con una testa di leone sul petto, e sappiamo tutti questo avere una testa di leone sul petto rende tutto più figo. Il modello da il meglio sotto forma di animale, con delle proporzioni molto più azzeccate del robot.

Unique Toys Sharpclaw

E’una rappresentazione un po’ buffa quella proposta da Unique Toys per il suo Razorclaw. Il fatto è che Sharpclaw in modalità robot sembra un nano di Ironforge, è come se gli mancasse un pezzo di busto. Non è brutto, però diciamo che poteva essere un pelino meno tarchiato. Inoltre la criniera sul petto forse è leggermente sovradimensionata. Siamo un po’ lontani dall’artwork che capeggia sulla scatola. Molto meglio in modalità leone, con uno sculpt del muso decisamente aggressivo, delle proporzioni adeguate, e i cannoni sulle spalle non stonano affatto. Come già segnalato per gli altri modelli Unique Toys, buona qualità costruttiva e discreto dettaglio.

MMC Leo Dux

Leo Dux è, insieme a Talon, il pezzo più impressionante del lotto MMC. Di poco più grande degli altri componenti, Leo Dux riesce a catturare perfettamente il personaggio di Razorclaw, modernizzandolo ma al contempo mantenendo tutte le caratteristiche distintive del design originale, aggiungendo però una valanga di dettagli. Il modello sa trasmettere leadership, fierezza e pericolosità. Tra le armi disponibili abbiamo un cannone (oltre a quelli già presenti sulle spalle), delle splendide spade configurabili in due modalità (spade separate o spadone a due mani), mentre il posteriore diventa uno scudo. La chicca è rappresentata dalla testa di leone, che esibisce due livelli di criniera: in modalità robot il livello inferiore scompare sotto a quello superiore per garantire la massima posabilità del modello. In modalità animale viene fuori tutta la ferocia della belva, e se devo proprio trovare un difetto, direi che le zampe posteriori sono leggermente esili, ma stiamo andando a cercare il classico pelo nell’uovo.

TFC Toys Nemean

Nemean è il pezzo che più rappresenta la visione di Predaking da parte di TFC. Ricordo che a differenza degli altri combiner composti da 5 elementi, dove il pezzo centrale è solitamente più grande degli altri, i Predacon hanno una grandezza più omogenea. Questa conformazione è stata rispettata in pratica da tutti, tranne che da TFC: Nemean è gigante, grande circa il doppio dei suoi compagni, in pratica è alto come l’MP-10, il Masterpiece di Commander/Optimus Prime. Questa scelta porta con sé dei pro e dei contro: se da una parte ci si allontana dal concept originale, dall’altro lato otteniamo una maggiore armoniosità nel momento in cui andremo a formare il combiner,. Ma non solo, se messo di fianco agli altri Razorclaw, Nemean svetta, sembra essere più leader degli altri leader, anche per il suo particolare design, che gli dona la fierezza di un cavaliere. Nemean abbraccia forme più rotonde degli altri, e i cannoni sul retro hanno una mobilità maggiore, con la possibilità di posizionarli quasi come fossero delle ali, il facesculpt è molto particolare, presentando una maschera zannuta. E’ un not-Razorlaw più colorato degli altri, forse fin troppo (i cannoni con la punta rossa sono in effetti un po’ tamarri), però questo è un po’ il marchio di fabbrica di TFC. La modalità leone è semplicemente la migliore tra tutte le proposte: maestoso, imponente, estremamente posabile, con una testa massiccia e grintosa.

Hasbro/Takara Power of the Primes Razorclaw

Abbiamo visto modelli che davano il meglio nella loro forma animale, beh, per il POTP Razorclaw il discorso è inverso. Il robot è una fedele e più che onesta riproduzione del soggetto, lievemente tarchiato anche lui, ma accettabile, con una posabilità che non ti aspetti e un buon dettaglio. Come leone invece… diciamo che bisogna abituarsi. Se le zampe posteriori sono abbastanza proporzionate (pur presentando una scarsa mobilità) quelle anteriori sembrano corte, come se partissero da un punto più basso rispetto a quello che ci aspetterebbe, rendendo il modello sul goffo andante. E’ un compromesso per rendere la trasformazione meno complicata, un fattore chiave per tutti i membri del POTP Predaking. Certo è che se lo mettete in questa modalità fianco a fianco con Leo Dux e Nemean, il POTP Razorclaw sembra un po’ il cugino scemo. Dai, così sembra peggio di quello che è, una volta che ci si abitua alla goffaggine, in fondo non è poi così male.

 

Ora andiamo a visionare delle immagini in cui possiamo ammirare le diverse proposte come team, analizzando nel dettaglio le dotazioni.

Takara/Hasbro G1 Predacon

A vederlo ora il team classico fa un quasi tenerezza, ma all’epoca della sua uscita spaccava i culi robotici. Grossi, pesanti e corposi, i Predacon erano la punta di diamante dei vecchi combiner. Ogni membro era dotato sia di armi da fuoco che di spade dorate, tutte diverse tra loro, oltre ovviamente ai pezzi che servivano a comporre Predaking (mani, piedi e testa). Ai tempi era veramente tanta roba.

Unique Toys Beasticon

Prendete i Predacon G1, dategli una piccola spolverata di modernità e otterrete quanto fatto da Unique Toys per creare i suoi Beasticon. Forse questa è la versione che ci guadagna di più se esibita come gruppo, data la maggior semplicità dei modelli rispetto alla concorrenza, G1 a parte. Però il fascino dei Predacon c’è tutto, anzi, qui troviamo l’essenza, la forma più fedele tra le proposte 3rd party. Come per i G1, ogni membro ha un’arma da fuoco e una spada, più i pezzi aggiuntivi per Warlord. Purtroppo questi componenti non sono integrabili in ogni configurazione, quindi si tirano fuori dalla scatola solo nel momento in cui si vuole costruire il combiner.

Mastermind Creations Feralcons

L’emblema della modernità senza perdere di vista il passato. E’ perfetto il lavoro di bilanciamento operato da MMC per il look dei suoi Feralcon, e incredibile è la qualità tecnica di tutto il gruppo, tanto che per dimensioni e cura paiono dei veri e propri Transformers Masterpiece (la linea di punta di Hasbro/Takara). Persino le altezze presentano un’omogeneità rispettosa del source material, con un Leo Dux appena più alto degli altri membri. E la dotazione è la più ricca e diversificata: tra pugnali, pistole, fucili, spade e cannoni non manca proprio niente. Tutti i pezzi, anche quelli che servono per comporre il Feral Rex, hanno un posto e una funzione precisa in ogni configurazione, nulla è stato lasciato fuori posto.

TFC Toys Team Ares

Come già detto, l’essere non legata per forza al passato è la peculiarità della squadra TFC (che indicheremo semplicemente come Team Ares, dato che non è stato pensato un nome apposito da parte di TFC) . Sono i Predacon, ma non sono come li conosciamo. Diverse sono le modifiche estetiche fatte per rendere i membri di questo gruppo unici, dotati di una propria identità. Questo approccio, oltre che in merito ai robot, lo possiamo notare anche per le armi: innanzitutto non abbiamo a che fare solo con spade et similia, ma anche con falci/picconi. Inoltre la colorazione delle armi da taglio è di un arancio acceso con dettagli neri e oro, come se fossero incandescenti. Ricordiamo ancora le penne di Phobus, che diventano pugnali o un arco. Le armi da fuoco invece sono ricavate dai piedi di Ares, a parte il grande cannone, che solo Nemean può imbracciare data la stazza dell’arma. Anche i membri del team TFC possono “stockare” tutti i componenti aggiuntivi in ogni configurazione, nonostante l’effetto finale non risulti così ordinato come quanto fatto da MMC.

Takara/Hasbro Power of the Primes Predacon

Ne sono passati di anni prima che potessimo mettere le mani una nuova release ufficiale dei Predacon. E visti come un upgrade delle versioni G1, questi nuovi Predacon sono un bel balzo in avanti. Restano sempre alquanto blocchettosi, non posseggono né la grazia né la mobilità delle proposte 3rd party, ma ricordiamo che non sono destinati proprio allo stesso pubblico. Inoltre come team hanno una resa davvero efficace, anche grazie alle loro generose dimensioni, in più rispetto ai 3rd party le trasformazioni sono molto più veloci da eseguire, guadagnandoci in “giocabilità”. Purtroppo però a questa versione POTP manca una dotazione degna di tal nome, infatti non sono presenti le caratteristiche spade dei Predacon, ma solo armi da fuoco, una bella pecca. Come consolazione ogni pezzo è utilizzabile in ogni configurazione.

 

E finalmente adesso è arrivato il momento di parlare della portata principale, le modalità combiner. Prima però introduciamo lui, il re delle belve, Predaking.

PREDAKING

Nome italiano: Predaking

Il nostro beniamino non è un combiner come tutti gli altri. A differenza di molti suoi colleghi, Predaking non è un gigantesco soggetto borderline, irragionevole, suggestionabile o semplicemente stupido tipo Bue Grasso dei Puffi, bensì l’unione perfetta dell’istinto predatorio dei suoi componenti, cosa che fa un po’ strano visto che due dei Predacon sono animali erbivori. Grossi, forti e pericolosi, ma pur sempre erbivori. Ma che ce ne frega, l’importante è che Predaking sia uno dei robot più fighi mai visti. Purtroppo, nonostante in teoria sia uno dei Trasformers più potenti, nel cartoon G1 spesso non fa bella figura in combattimento. Sarebbe bello vedere un remake della prima serie in cui Predaking viene valorizzato per la macchina da guerra che dovrebbe essere. Però vi prego, nel caso in cui si faccia davvero un remake della G1, voglio i disegni animati, non la cgi, per carità. Sì lo so, è una vana speranza.

Takara/Hasbro G1 Predaking

Il sogno bagnato di una generazione, il combiner più grande tra tutti quelli esistenti (di allora). Poi a chi importa se nel cartone Predaking fosse alto come gli altri, il suo giocattolo era il più grande, e questo ai tempi era sinonimo di maggiore potenza. Rispetto al suo modello animato, il giocattolo era abbastanza distante nelle proporzioni. Se su schermo Predaking appariva piuttosto longilineo, il modello il vendita era invece molto più massiccio. Il fatto che il pezzo centrale fosse circa della stessa misura degli altri conferiva al Predaking G1 delle proporzioni forse bizzarre: le gambe e soprattutto le braccia erano enormi, però in un certo senso anche questo contribuiva a restituire un senso di forza disumana. Poi stiamo parlando di un robot gigante che aveva una testa di leone sul petto, delle ali da aquila sulla schiena ed era munito sia di una spada che di un grande cannone. Il fatto che Hasbro/Takara abbia riproposto il Predaking originale più e più volte è indicativo di quanto questo bestione sia sempre nei cuori dai fan dei Transformers.

Unique Toys Warlord

Al contrario del G1, la silhouette di Warlord richiama molto di più il Predaking del cartone animato. Però il vero modello di riferimento è la serie di artwork creati dallo Studio OX:

Snello ma non eccessivamente smilzo, Warlord come primo omaggio 3rd party è stato sicuramente un sogno che si realizzava per tanti appassionati, tuttavia certamente non perfetto. Alcuni particolari sono notevolissimi, come le mani dal design estremamente cattivo, o il grande spadone. Belle anche le ali, nonostante ci sia sotto un barbatrucco, ovvero il partforming. Dove il modello Unique Toys perde qualche punto è in merito al livello di complessità e dettaglio, buono ma non eccelso, e appunto al partforming. Per comporre Warlord dovrete tirare fuori dalla scatola i piedi (utilizzabili nella modalità animale di Ironhead e Savege Bull, ma non in quella robot), le mani, la testa, il bacino, il basso torso, le ali (che non sono le stesse di War Hawk) e la spada. Considerato quanto offerto dalle altre soluzioni, il partforming di Warlord risulta un po’ eccessivo, anche se almeno il grande cannone è la risultante dell’unione delle armi da fuoco dei vari robot, dettaglio apprezzato. Dotato di un’ottima posabilità, grazie anche alla sua estetica asciutta, il modello è alto poco più di 30 cm (la misura è dai piedi alla testa) e scala al meglio con i combiner delle linee ufficiali Combiner Wars o Power of The Primes (ovviamente quelli che non sono stati prodotti in Titan Class), ma anche con quelli non ufficiali di Maketoys o di Fansproject.

Mastermind Creations Feral Rex

Cosa succede a qualunque appassionato che ha appena finito di montare il Feral Rex per la prima volta? La risposta è una sola: muta contemplazione. D’altra parte davanti a una tale ricchezza di particolari, a una complessità così ben organizzata e a un paint job armonico e senza sbavature come si può reagire se non restando a bocca aperta per diversi secondi? Tutto è studiato nel dettaglio ed eseguito in maniera magistrale. Il grande spadone, chiamato Oppenheimer Sword, ne è l’esempio lampante: le armi da taglio dei Feralcon si uniscono per creare un’enorme lama dotata di un magnifico design dalle tinte cyberpunk. Anche le armi da fuoco, cosa già vista con Warlord, vanno a formare il cannone del combiner, solo che quello del Feral Rex è decisamente più verosimile. Nonostante la silhouette del robot si presenti molto più “piena” rispetto a quella degli altri tributi (chiaro omaggio alla corpulenza del giocattolo G1), il modello resta elegante (merito anche delle splendide ali di Talon) e vanta di una notevole dinamicità considerata la sua stazza (l’altezza è circa di 32cm). Le giunture sono progettate ottimamente, tuttavia è chiaro che per le pose più complesse occorre saper bilanciare per bene i pesi in gioco. Un altro aspetto esaltante del Feral Rex è che sembra essere sul serio un’inarrestabile strumento di distruzione armato fino ai denti: oltre alle canoniche armi (spadone, cannone sul braccio e cannoni sulle spalle) troviamo in diverse parti del corpo (soprattutto quella inferiore) altri armamenti come missili, mitragliette e diversi tipi di bocchettoni dai quali possiamo immaginare scaturire chissà quale raggio laser o fuoco inceneritore o qualunque altra cosa vi possa venire in mente. Queste sono chicche che fanno ritornare bambini in un attimo chiunque abbia vissuto l’era dei robot giganti. Ciliegina sulla torta, è possibile accendere la visiera del Feral Rex, che in questa maniera brilla di un rosso minaccioso. Il re, di nome e di fatto.

TFC Toys Ares

L’aspetto del dio della guerra di TFC è un diverso modo di vedere Predaking rispetto alle altre proposte. Più slancato del Feral Rex per via della grandezza di Nemean, che rende le proporzioni del combiner meno “concentrate”, Ares è un’esplosione di particolari e di colori accesi, sgargianti. Se da un lato ciò comporta una minor uniformità del combiner e un maggiore distacco dal Predaking originale, dall’altro lo caratterizza e lo rende unico, perché questo vuole essere Ares, un Predaking nuovo, moderno, senza preoccuparsi troppo della fedeltà. Le ali più nere che dorate, con penne affilate come rasoi, sono il dettaglio che più colpisce per la singolarità, insieme allo spadone arancio magma, formato dall’unione delle armi dei componenti del team. Il cannone invece è un pezzo unico, che può essere accesso facendolo così brillare, come da programma, di rosso. Ad uno primo sguardo si potrebbe non notare, ma le mani di Ares sono dotate non di cinque, ma ben di sei dita, aspetto volto a sottolineare la sua bestialità. La qualità costruttiva è di buon livello: ottima mobilità, articolazioni del gomito dedicate (come succedeva già col Feral Rex ma non con Warlord) anche se la stabilità del combiner non è perfetta. A causa dei pesi notevoli, soprattutto delle armi, e delle porte di giunzione non proprio di ultima generazione, per ottenere determinate pose dovrete impegnarvi un po’ di più rispetto agli atri modelli. Sia chiaro, non ci sono state pose che io abbia fatto fare agli altri Predaking e che Ares non potesse replicare, solo bisogna essere più attenti nel bilanciare il tutto. Ma una volta presa la mano Ares sa dare le sue grandi soddisfazioni.

Takara/Hasbro Power of the Primes Predaking

Ed è qui la versione POTP cala l’asso. Perché tutti i sacrifici e i compromessi che sono stati fatti per le altre modalità vengono ripagati una volta assemblato questo Predaking. La prima impressione è “Gigantesco!”. Ma è anche la seconda e la terza impressione. Il POTP Predaking letteralmente torreggia su tutti gli altri con i suoi 45cm di altezza, che sono praticamente il doppio del modello G1. Ma il bello non finisce qui, perché ci si accorge subito di quanto siano armoniche le proporzioni, tutto merito della particolare soluzione ingegneristica applicata. In pratica le ali di Divebomb non diventano solo le ali di Predaking, ma anche il torso inferiore, che va a incastrarsi con le famose colonne nere di Torox e Headstrong, le quali di fatto sono le cosce e una parte del bacino del combiner.

In questo modo il modello va a guadagnare parecchi centimetri in più rispetto alla classica soluzione “pezzo centrale = torso + parte superiore gambe”. Come se non bastasse, il modello è ben articolato e molto posabile. Ok, il livello di dettaglio è senza dubbio inferiore a quello del Feral Rex o di Ares, però questo POTP presenta un piacevole design “pulito” e non eccessivamente carico. Sfortunatamente il modello non è esente da difetti. Visto dal retro, non si può non notare lo spazio vuoto che c’è nel basso addome, solo parzialmente colmato dalle zampe di Razorclaw. E poi ragazzi manca lo spadone, l’abbiamo già detto in occasione dei singoli elementi del gruppo, ma la mancanza dell’arma bianca, così iconica per Predaking, fa inevitabilmente storcere il naso, anche se è giusto dire che il POTP Predaking vuole essere una rappresentazione del combiner che abbiamo visto nel vecchio cartoon, dove in effetti la spada non si vedeva quasi mai, e quando si vedeva era così:

Però dai, ce la potevano mettere ugualmente. Ma se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va a Maometto, e questo lo andremo a vedere nelle note finali. Al contrario degli altri Predaking, dove potete decidere liberamente tra i componenti-baccia e componenti-gambe chi è il destro e chi il sinistro, qui dovrete necessariamente seguire lo schema del cartoon G1: Divebomb braccio destro, Rampage braccio sinistro, Headstrong gamba destra e Torox gamba sinistra.

 

And the winner is...

...Tutti. Tirando le somme, ogni Predaking può avere il suo pubblico, vediamo ogni proposta a chi è indirizzata.

Beh, il G1 è indirizzato sicuramente a tutti quelli che da bambini agognavano di possederlo, ma anche a chi ama collezionare i vintage. Essendone uscite varie ristampe, trovare un giftset G1 a un prezzo decente, diciamo massimo 200€, non è poi così impossibile, a meno che voi non vi incaponiate per avere la primissima versione, perché in quel caso auguri.

Unique Toys è stata la prima tra le aziende 3rd party di omaggiare i Predacon, e un po’ si vede. Sono i meno rifiniti tra i non ufficiali, tuttavia riescono ad essere una proposta che può trovare spazio tra gli appassionati che stanno ricercando un Predaking fedele ai bozzetti dello Studio OX e che possegga un’estetica e una dimensione in linea con quelle di altri combiner (come abbiamo già detto Combiner Wars, POTP, Maketoys o Fansproject). Il problema è che per via della disponibilità sempre minore dei Beasticon (ristampe all’orizzonte non se ne vedono e dubito che mai ci saranno), non è affatto facile trovare un set nuovo. A meno di non trovare temporanee offertone incredibili, è difficile accaparrarsi Warlord scatolato per meno di 300€ (difficile, non impossibile). In questo caso ci viene incontro il mercato dell’usato.

Il Feral Rex è il Predaking che ha messo d’accordo la maggior parte degli appassionati per via del suo equilibrio tra estremo livello di dettaglio, moderno design e rispetto del personaggio originale, nonché per la qualità costruttiva di massimo livello. In poche parole il modello targato MMC è semplicemente stupendo. Proprio per il suo essere così dannatamente bellissimo da ogni parte lo si guardi, il Feral Rex è anche molto ricercato e il suo prezzo non è mai calato, anzi. Per averlo oggi occorre sborsare tranquillamente più di 700€, però sappiate che vi state portando in casa uno dei modelli di robot più belli mai prodotti.

TFC con Ares è riuscita a produrre un omaggio a Predaking proponendo idee originali, senza quindi risultare un clone del Feral Rex. E’ indirizzato a tutti quelli che vogliono un Predaking non troppo attaccato alla tradizione, e a chi ama esporre i Predacon in modalità animale, perché il team Ares sotto questo punto di vista non teme rivali. Inoltre resta ovviamente il più indicato nel caso stiate collezionando anche gli altri combiner TFC. Pur essendo uscito ad un prezzo simile a quello del Feral Rex (ovvero oltre i 600€), oggi è abbastanza facile trovare Ares a circa metà del suo prezzo originale, ma temo che questa situazione durerà ancora per poco.

Il POTP Predaking è un ottimo upgrade ufficiale, l’importante è che non pensiate di comprare un combiner Masterpiece, perché semplicemente non lo è. E’ un modello per chi vuole prendersi un buon Predaking moderno senza lasciarci un rene, ma attenti a non sottovalutarlo, perché come combiner è veramente un gran bello spettacolo. Essendo pubblicato da Hasbro/Takara e uscito quest’anno, è facilmente rintracciabile ovunque, se cercate bene, potrete portarvi a casa il giftset spendendo sui 200€, anche se è più facile trovarlo a 300€.

Qui finisce la nostra disamina su Predaking e le sue varie interpretazioni, che sicuramente non finiranno qui. Al momento non ci sono ancora stati annunci su altri eventuali omaggi al re dei predatori*, ma sicuramente in futuro vedremo ancora i Predacon protagonisti di nuove iterazioni. Fan Toys, Zeta Toys, Maketoys, Generation Toys, Transform Mission… di aziende 3rd party pronte a buttarsi in una nuova Predaking War ce ne sono, e non si sa mai che ne nascano di nuove. E se invece fosse Takara/Hasbro a produrre un Predaking Masterpiece? Sinceramente vedo la cosa piuttosto inverosimile, almeno per il momento, uno perché T/H non ha ancora creato un combiner per questa linea e nel caso il primo sarebbe di diritto Devastator, secondo perché la linea Masterpiece negli ultimi anni si è spostata drasticamente sulla cosiddetta toon accuracy, ovvero far assomigliare il più possibile i modelli a quanto visto nel cartoon anni ’80. E diciamo che i combiner nel vecchio cartone animato erano disegnati, senza tanti giri di parole, abbastanza col culbot. Quindi, almeno per adesso, al contrario di quanto avevo scritto nel post “Tutti i miei Devastator”, e cioè “Magari fossero tutti miei”, beh, questi Predaking SONO TUTTI MIEI, MWUAHAHAH!!!

*Manco a farlo apposta tac, teaser di Toyworld del suo Predaking:

 

Trivia

- Come di tanti altri Transformers anche di Predaking esistono diversi KO meno costosi, quelli che una volta si chiamavano “le cinesate” (che poi tutti sono prodotti in Cina, pure quelli ufficiali). Variano dal “sembra una copia perfetta” a “ma che minchia è sta roba”.

- Esiste un upgrade kit per il Predaking G1, denominato CK-02, che dovrebbe migliorarne l’aspetto. Ma ne siamo sicuri? Io no

- E’ uscito un sesto componente aggiuntivo del Feral Rex, chiamato Felisaber. Si tratta di una tigre dai denti a sciabola, un omaggio al Transformers Catilla, che nulla c’entra con Predaking. In ogni caso Felisaber può trasformarsi in un braccio del Feral Rex, e nel mentre Talon può essere utilizzato come backpack.

- Esiste una variant del Feral Rex chiamata Nero Rex. Venduto in un grande giftset, si differenzia dalla prima uscita per il pattern di colori, per di più nero, viola e grigio lunare. Se vi state chiedendo se è meraviglioso sappiate che la risposta è sì

- Sempre da MMC, sono arrivate sul mercato anche la Feral Queen e la Nero Queen, Transformers dalle regali femminili sembianze da esporre insieme ai rispettivi Rex.

- Il noto produttore di Transformers KO, Jinbao, ha prodotto una versione upscalata del Feral Rex (e anche del Nero Rex), grande circa come il POTP Predaking. E’ acquistabile a un prezzo decisamente basso, sui 120€, ma non è tutto oro quel che luccica: rispetto all’originale MMC ci sono varie semplificazioni e i materiali non sono certo dello stesso pregio. Tuttavia rimane una buona alternativa economica

- Esistono anche altre versioni KO del Feral Rex, ma non oversized. Sicuramente meritevole quella della Neoart Toys (ha fatto pure il Nero Rex), che potete portarvi a casa con poco più di 200 carte (se la trovate)

Altrimenti accontentavi delle supercinesate, come la versione Qilepin.

Da notare come sia Neoart Toys che Qilepin sfoggino impunemente i nomi originali, della serie "Maccheccenefregannoi!"

- Comboys invece ha fatto uscire una replica della Oppenheimer Sword con colori differenti e un'impugnatura più stabile essendo questa un pezzo unico non snodato (quella originale, composta dalla coda di Leo Dux, si può piegare facilemente in certe posizioni)

- I membri del Team Ares, essendo muniti di porte energon (sono porte di congiunzione ottagonali utilizzate anche da altri modelli, ufficiali e non) possono essere utilizzati per creare nuovi tipi di variazioni sul tema come i seguenti esempi:

- DNA Design, un’altra azienda 3rd party, ha deciso di mettere una pezza in merito alle mancanze del POTP Predaking producendo un set di accessori: armi da taglio (combinabili nello spadone), nuove ali, nuovi pugni con punte, filler per il retro del basso addome, filler per i fianchi. Con questo upgrade kit il POTP Predaking diventa fico all’inverosimile.

- Shockwave Lab, sempre una 3rd party, sta producendo un altro upgrade kit, più contenuto, per il POTP Predaking, che consiste in un filler per il retro e i caratteristici tirapugni puntati, non presenti nella release originale

- Notizia di poche ore fa, sempre Shockwave Lab sta producendo per il POTP Predaking anche una spada dal design piuttosto particolare.

- Wei Jiang, invece di optare per degli add-on, ha deciso di far uscire direttamente i componenti del POTP Predaking con dei miglioramenti. In arrivo il pezzo, War Eagle

- In ultimo, eccovi una galleria di foto bonus e un fichissimo filmato del POTP Predaking in stop motion:

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