Tutti i miei Devastator - Pupazzame
Eh, magari fossero tutti miei…
Voglio inaugurare la sezione Pupazzame trattando di uno dei soggetti che più ha segnato la mia infanzia robotica: Devastator. Di chi stiamo parlando di preciso? Per chi non lo sapesse Devastator (per gli amici Devy) è un robot che fa parte dell’universo dei Transformers, brand che negli anni 80’ ha decisamente scalciato i culi e che si è, per stare in tema, trasformato e rinnovato nel corso nel tempo, arrivando vivo e vegeto fino ai giorni nostri. Tante sono le generazioni di TF che si sono susseguite, ma nel cuore dei fans di vecchia data la prima, la mitologica G1, è quella rimasta indelebilmente scolpita. Essendo i TF bene o male nati come cartoon per vendere il relativo merchandise (come tutti gli altri cartoni robotici dopotutto), ed essendo il caro e vecchio Devy uno dei Transformers più fighi dell’universo, tutti noi bambini degli anni 80’ affamati di cyberfuturismo lo desideravamo carnalmente. Volli, fortissimamente volli. E al mio compleanno ottenni.
In cosa si sostanzia Devastator? (semicit.)
E’ un robottone formato da altri robot, dicasi combiner, o gestalt, o come si diceva una volta “robot gigante”. I membri che lo formano fanno parte di una squadra, i Contructicons (eng)/Excavators (ita), robot trasformabili in mezzi da costruzione, il che fa di Devastator il robot più bergamasco che esista. I gaglioffi son ben 6:
L’escavatore Scavenger/Braccio
La gru Hook/Rostro
Il bulldozer Bonecrusher/Scudo
Il camion Long Haul/Macigno
La betoniera Mixmaster/Rollo
La ruspa, nonché leader, Scrapper/Ringhio
La summa, Devy, è un’incommensurabile figata:
Come avrete avuto modo di notare, i colori principali del team sono il verde e il viola, chiaro omaggio all'incredibile Hulk. Quelli che ho riportato sono gli artwork originali utilizzati per il box set in vendita anche da noi negli anni 80’.
Impossibile per un ragazzino di allora resistere a cotanta magnificenza.
Una volta tirato fuori dalla scatola, ci si poteva rendere conto con mano di aver ricevuto uno dei regali più bellerrimi della storia dei regali.
In verità questa non è stata la primissima versione di Devastator, i più informati sapranno che la forma embrionale dei Trasformers è stata la linea di robot trasformabili Diaclone, prodotta da Takara. E il caro Devy era già presente, solo che aveva questo assurdo color scheme:
Questa immagine potrebbe essere il main visual di una campagna contro l’uso di stupefacenti.
Andiamo a vedere invece come si presentavano i Constructicons nel mitico cartone animato:
Meh… soprattutto Devastator. I Transformers sono stati un caso più unico che raro: i giocattoli erano a volte più fighi della loro controparte animata, roba che non esisteva proprio con i vari robottoni giapponesi. D’altra parte animare Devy con tutti i particolari degli artwork sarebbe stato sicuramente fuori questione, o in altre parole fuori budget. Tuttavia il cartone dei transformers si è rilevato un’ottima variabile nell'equazione del successo del brand. I Contruticons G1 poi sono stati più volte ripresi anche nel mondo dei comics, che ci ha regalato fantastiche interpretazioni come queste:
Dopo il successo appunto devastante della sua prima incarnazione giocattolosa, Devastator ha beneficiato di altre differenti versioni.
La ultramegapezzente versione della linea più idiota dell’universo, gli Action Master, ovvero Transformers che non si trasformano
In pratica a livello delle sorprese del Kinder Sorpresa.
Le versioni Generation 2
Di cui soprattutto la versione gialla è rimasta nell’immaginario collettivo
La versione Universe (ripresa poi successivamente da altre linee)
Una versione in miniatura, molto differente nel design dal concept originale, non comunque non malvagia, soprattutto in confronto alla prossima
La versione Classics
Un abominio, un recolor di Contruction Maximus, un combiner della linea
Energon. Cioè, hai fatto un combiner di merda e no, non ti fermi lì, ne produci un’ulteriore versione giusto per confermare che i coglioni sono recidivi
La versione Encore
In pratica una riedizione del Devastator originale. La foto si riferisce alla anine version, con testa e color scheme fedeli al cartone, ma uscì anche una versione che era pari pari al giocattolo del 1985.
A parte forse quest’ultimo, che è considerato un vintage, tutti questi modelli sono stati prodotti per il mercato di massa.
Propongo ora una veloce carrellata di foto di merchandise minore vario legato a Devy:
Dovete sapere che Takara/Hasbro, i detentori del brand, nei primi anni 2000 hanno avuto la bella idea di seguire la via tracciata da Bandai con la sua linea Soul of Chogokin, creando una nuova linea di Transformers di qualità superiore, i Masterpiece, dedicata ai collezionisti adulti, che poi erano bene o male gli stessi bambini che impazzivano per i TF negli anni ’80. Ovviamente il primo modello fu Optimus Prime/Commander e i collezionisti ne furono talmente entusiasti che iniziarono subito a immaginare le versioni Masterpiece di tutti i loro robot preferiti, Devatator compreso.
Ebbene, Takara/Hasbro fino ad oggi non ha mai voluto realizzare una maledetto Masterpiece di Devastator. E per aggiungere al danno la beffa, in occasione del secondo film di Michael "esplosioni everywhere" Bay è apparsa un'incarnazione di Devy che non posso che descrivere come l'apice dell'apoteosi della schifezza:
Proporzioni da Donkey Kong (con tutto il rispetto per DK, che adoro eh), eleganza meno di zero, almeno i colori fossero giusti, macché. E' una fottuta massa informe, come dice mio nonno, brüt com'el cú.
A parte la bruttezza intrinseca del modello (di cui però non si può dire che non abbia le palle), la cosa più deludente è che del vero Devy non ce n'è traccia alcuna, se non che entrambi sono composti da mezzi da costruzione. Maledetti Bayformers.
Fortunatamente però le richieste continue in rete che si sono susseguite per anni al fine di ottenere una versione aggiornata di Devy versione G1 a qualcosa hanno portato.
Sapete cosa sono i Transformers 3rd party? Essenzialmente dei modelli “ispirati” ai Transformers senza avere la licenza ufficiale. “L’ispirazione” può portare a modelli più o meno fedeli al design originale, tanto in ogni caso Takara/Hasbro non ha mai ufficialmente rotto i coglioni con questioni di copyright a queste aziende che hanno fatto dei TF 3rd party un vero e proprio business. E i combiner sono proprio uno dei filoni più prolifici. La prima a prendere la palla al balzo e a creare un combiner completamente 3rd party fu la TFC Toys, che nel 2011 iniziò a mettere sul commercio i primi componenti del suo not-Devastator, chiamato Hercules (almeno nei nomi i 3rd party non hanno mai utilizzato quelli originali):
Exgraver
Heavy Labor
Structor
Dr. Crank
Madblender
Neckbreaker
Ed ecco Hercules (sotto la versione con l’upgrade Rage of Hecules, che gli da un look più G1):
Al di là di un aspetto un po’ giocattoloso e di una qualità non proprio all’altezza dei Masterpiece, Hercules è stato un sogno che si avverava. Pur non essendo fedele al 100% al design originale, anche perché il source material in questo caso è da ricercarsi più nei fumetti IDW, Hercules (di cui è uscita in seguito anche una versione recolor nominata Perseus) è stato un grande successo. Imponente, cattivo, minaccioso, è stato la testa di ponte che ha aperto gli occhi sulle potenzialità del mercato dei combiner 3rd party. Inoltre, almeno nella sua versione stock (quella senza l’add-on) Hercules è un combiner parforming wise, ovvero ogni singolo pezzo che lo compone ha un suo posto in tutte le configurazioni. In pratica non rimangono pezzi in giro, ingegneristicamente una prodezza, detto terra terra una figata. “C’è parecchia gente disposta a sborsare centinaia di eurodollari per me”, ecco cosa è stato Hercules.
E infatti quasi subito un’altra azienda, la Maketoys, si è lanciata nel creare la sua versione di Devy, il Giant. A differenza di TFC Toys, che aveva commercializzato i componenti di Hercules separatamente, Maketoys optò inizialmente col vendere i robot a coppie, tra l’altro in colorazione G2, versione gialla. Successivamente però fece uscire un boxset strafico contenenti tutti i membri in colorazione G1:
Aprendo la scatola (uno dei momenti migliori della vita del collezionista) ci si trovava:
Bulldozer
Excavator
Mobile Crane
Dump Truck
Wheel Loader
Mixer
E la fusione del team si concretizza in Giant:
Sicuramente più curato nei particolari e ingegneristicamente più avanzato del TFC Hercules, Giant è però leggermente più piccolo come dimensioni (sui 31cm contro i circa 35cm di Hercules), e questa scala più minuta sarà mantenuta da Maketoys e dalla cugina Fansproject per i loro combiner.
Dopo il Giant le acque si sono temporaneamente placate, e l’attenzione delle aziende 3rd party si è spostata verso altri combiner come Superion, Menasor, Bruticus e compagnia bella. Molti si chiedevano se a quel punto Takara/Hasbro , accortasi del successo dei not-Devastator, si degnasse di elargirci un Devastator ufficiale con le palle (no, non quello dei film…). Così è stato? Ni. Nel 2015, per la linea Combiner Wars, Takara/Hasbro fa uscire un nuova versione di Devastator G1, gigantesca, intorno ai 50cm di altezza. Tutti felicissimi per la scala, ma andiamo a vedere le foto:
Tutto sommato buono (e venduto in boxset), però rimane un giocattolone che al massimo può solo allacciare le stringhe ai not-Devastator 3rd party che l’hanno preceduto (e ancora meno a quelli che susseguiranno), anche se bisogna puntualizzare che costa moooolto meno ed è di fatto stato pensato più per il mercato di massa che per gli utenti hi-end. Tuttavia molti collezionisti ambivano a un Masterpiece e questo non lo è neanche col binocolo. La ciliegina in tutto questo è Mixmaster che contrariamente agli altri membri, i quali hanno ricevuto una riproduzione parecchio fedele, non centra una beata fava soprattutto in modalità veicolo (alt come piace dire agli appassionati) e in modalità combiner, con quel piedino da fata. Esistono degli add-on 3rd party che ne migliorano l’aspetto, però boh, a sto punto io preferisco buttarmi direttamente su un 3rd party completo. Ma prima che il CW Devastator uscisse sul mercato, sono stati teaserati non uno, bensì altri due not-Devy 3rd party, al che la gente si è domandata, ma ce n’era bisogno? A posteriori la risposta è “assolutamente sì”.
La Generation Toy, azienda nata dalle ceneri della Warbotron (già autrice di un Bruticus e un Computron 3rd party), iniziò a far girare l’immagine della silhouette di un robot che chiaramente era un not-Devastator. Le reazioni iniziali furono quelle descritte prima: ma chi lo vuole un altro Devastator? Quando però uscirono le foto dei modelli il trend cambiò decisamente, e quando poi i primi acquirenti si trovarono in mano il primo pezzo del lotto (niente boxset), il messaggio fu chiaro a tutti: sta uscendo il più bellissimissimo Devastator mai visto prima. Gravity Builder è il nome scelto per questo Devy, eccolo in tutta la sua ficantezza:
Scraper
Mixer Truck
Navvy
Bulldozer
Dump Truck
Crane
Gravity Builder
40cm di pura bellezza robotica. Sì, anche la Generation Toy così come altre prima s’è presa le sue “libertà artistiche”, ma il risultato è da applausi, superiore a mio modo di vedere a ogni Devastator uscito prima in tutti i campi, fuorché le dimensioni, comunque imponenti. Tra i vari meriti sicuramente l’elevatissimo livello di dettaglio, la qualità dei materiali e il praticamente perfetto partforming. Veramente il top dei top.
Come dicevamo il Gravity Builder non è stato l’unico not-Devy annunciato, anche Toyworld ha voluto dire la sua, e l’ha fatto entrando in scivolata a gamba tesa. Uno dei crucci di certi collezionisti era quello di avere un Devastator Masterpiece non solo nella qualità, ma anche nelle dimensioni, il che equivale a dire in scala con l’MP-10, la più recente versione Masterpiece di Optimus Prime/Commander. Toyworld ha deciso di soddisfare questo bisogno con il suo Constructor. Si tratta al momento del not-Devastator più grande (stiamo parlando di una bestia gargantuesca di 55cm) e più fedele al concept originale che sia mai stato fatto, in ogni configurazione:
Concrete
Shovel
Burden
Bulldozer
Unearth
Constructor
E’ tutto molto più squadrato del Gravity Builder, ma anche questo aumenta la G1onità di Constructor e dei membri del team. Altra differenza è che Toyworld per raggiungere le proporzioni e la stazza desiderata non si è fatta problemi nell’utilizzare un partforming servaggio, praticamente identico a quello del vecchio modello degli anni ’80: cosce, bacino, avambracci, mani e testa sono pezzi da aggiungere per formare il gestalt. Io non son un fan di questo tipo di partforming, però i suoi lati positivi ce li ha: oltre al boost di altezza, la posabilità in modalità combiner è ai massimi livelli. Diciamo che Constructor è sufficientemente diverso dal Gravity Builder ma comunque cool a suo modo da garantirgli un suo pubblico. Il fatto che sia stata prodotta una versione con i colori G2, senza contare è in arrivo pure un boxset gigante con tutto il set, corredato anche di pezzi aggiuntivi, fa capire l’apprezzamento ricevuto da Costructor.
Finiti qui tutti i miei Devastator? No! Eccovi qualche bonus.
TFC Toys se n’è uscita con il puccettosissimo Primary School HerQules
DX9 per contro ha prodotto Hulkie, un not-Devy mignon nelle misure, ma non nelle proporzioni
La Takara/Hasbro stavolta non resta a guardare e lancia per la linea Kids Logic il suo mini Devy
Per gli irriducibili fan della versione cartoon B&A ha prodotto Engineer General, action figure non trasformabile
Sulla stessa scia NTF ha fatto uscire questo Hercules – Combine Giant (c’è gente che manco un nome riesce a inventare)
Vi lascio con un ultima chicca: è da poco stato annunciato un nuovo not-Devastator, stavolta da Fans Toys, che per chi non la conoscesse si tratta di una delle più famose e rinomate aziende che produce Transformers 3rd party. Il modello sembrerebbe essere grande almeno tanto quanto la versione Toyworld e il pubblico degli appassionati è di nuovo in subbuglio.
L’amore per il buon vecchio Devy sembra non essersi ancora assopito, anzi, tutto fa pensare che prima o poi avremo più versioni di Devastator che del Dottor Who. E il bello è che da piccolo mi dicevano “Quando crescerai quelle cose non ti piaceranno più”… sì, stocazzo.