TFC TOYS Trinity Force - Pupazzame
- Xenorik
- 23 giu 2018
- Tempo di lettura: 6 min

Forse non tutti sanno che la continuità della Generation One dei Transformers da un certo punto in poi prende due strade differenti.
Sappiate che alla fine della terza stagione finisce anche la collaborazione USA-JAP in merito allo show televisivo, facendo così nascere due continuity parallele: in America esce una quarta stagione, Transformers Rebirth, composta da soli 3 episodi, e per gli Yankees la serie si conclude qui; in Giappone invece la saga prosegue con ben tre anime, chiamati rispettivamente Transformers: The Headmasters, Transformers: Masterforce e Transformers: Victory (c’è anche un OAV, Transformers Zone). Noi bambini italiani della generazione super-robots siamo stati moderatamente fortunati: essendo stata l’Italia uno dei paesi maggiormente ricettivi per quanto riguarda gli anime nel periodo fine anni ’70-anni ’80, soprattutto quelli robotici, ci siamo beccati Transformers: The Headmasters (da noi New Transformers), mentre Transformers: Masterforce ha fatto la fine di Mazinga Z ed è stato solo parzialmente localizzato. Transformers: Victory invece non è mai uscito dal Giappone, ma non so cosa sia peggio tra il non essere importato o l’esserlo solo a metà...

Ritornando a noi, con queste tre stagioni l’intenzione di Takara era quella di, ovviamente, vendere nuovi giocattoli, e bisogna dare atto che di Transformers fichi in queste serie ce n'erano sono a iosa, uno su tutti Sixshot/Iperbot, un robot-ninja con sei configurazioni diverse:

Ma oggi non siamo qui per parlare di lui. Credo che ormai abbiate capito che io provo un certo debole per i robot componibili, e difatti anche stavolta tratterò di un combiner.
Trinity Force è lo pseudonimo utilizzato dalla TFC Toys per la sua interpretazione di Road Caesar, gestalt Autobot proveniente dalla serie Transformers: Victory. E’ un combiner piuttosto particolare, invece di essere composto dai canonici 5 o 6 robot, Road Caesar è il frutto dell’unione di soli 3 componenti, conosciuti come Brainmasters:
la Lamborghini Laster


la Ferrari Braver


e la dune buggy (?!?) Blacker


Di seguito la boxart e il modello G1 del gestalt:


Mentre tutte le altre aziende 3rd party sono ancora concentrate a produrre i combiner delle prime tre stagioni, TFC Toys si è portata avanti con l’uscita dei suoi Hades (not-Liokaser), Poseidon (not-Piranacon) e di questo Trinity Force (not-Road Caesar), tutti provenienti dagli anime post terza serie.
Per il packaging la scelta è ricaduta nuovamente su uno stile retrò che ricorda molto il confezionamento anni ’80:



Passiamo, come di consueto, ad analizzare i singoli membri.
Raging Bull
Secondo la sua scheda, lo skillato del gruppo. Una Lamborghini Countach gialla, resa ancora più tamarra da aerografie fiammeggianti.

Al primo impatto mi sono dovuto abituare all’utilizzo di platiche lucide, ma la resa è accattivante. Simpatica la possibilità di poter montare i fari aperti.
La trasformazione è abbastanza complessa, tuttavia indispensabile per evitare difetti come spazi vuoti dietro le gambe. Il design in modalità robotica è decisamente curato, ma soprattutto cool, bilanciato in modo da essere particolareggiato ma non pesante. Il modello si presenta molto articolato, la posabilità non manca.


In dotazione abbiamo una spada, due pistole, un add-on che serve in modalità combiner, una testa alternativa e un piccolo robottino.

Peculiarità già presente fin dalla serie Transformers: The Headmasters è la presenza di un piccolo robot che guida il Transformer in alt-mode e che si trasforma in una parte del robot in robot-mode, solitamente la testa. In questo caso il robottino si trasforma nella faccia di Raging Bull: entrando nel petto del robot viene poi spinto verso l’alto incastrandosi con l’elmo… detto in parole povere, è una figata.

Un avviso: state attenti con specchietti e le luci mentre maneggiate il modello, sono parti piccole che possono staccarsi facilmente.
Raging Bull si trasforma nella gamba destra di Trinity Force.


Nome originale: Laster
Trasformazione: Lamborghini Countach
Red Knight
E’ davvero facile associare Lamborghini e Ferrari, probabilmente i più famosi marchi di supercar del pianeta, amatissime anche dai Giapponesi. Quindi è piuttosto naturale che il fratello di Raging Bull, Red Knight, sia una Ferrari, tra l’altro una delle più fiche della storia: la F40.

Ma non solo è bello, Red Knight è anche un super intelligente, un vero secchione a quanto pare, o almeno così sembra dalle sue stats. Tutte le considerazioni fatte per Raging Bull valgono anche per lui, visto che l’uno è la variante dell’altro in robot-mode. Da notare che il design della testa ricorda un elmo da cavaliere, da qui il nome.



In alt-mode la rossa è forse un po’ meno zarra della lambo, presentando decalcomanie da vettura da corsa.
Si trasforma nella gamba sinistra del combiner.

Nome originale: Braver
Trasformazione: Ferrari F40
Wild Hunter
Se questo fosse un alpha test, la risposta ovvia sarebbe che dopo una Lamborghini e una Ferrari ci fosse una Bugatti o una Porsche. Invece il terzo membro si trasforma in una Dune Buggy. Una Dune Buggy che sembra uscita dai tempi d’oro della Gig Nikko.

Non solo, Wild Hunter sarebbe il capo del trio, e quindi la sua caratteristica principale quale potrà mai essere? Chiaramente la forza. Sono robot futuristici, ma la legge della giungla resta sempre valida.
Formando in modalità combiner la maggior parte del corpo di Trinity Force, Wild Hunter risulta un po’ più massiccio degli altri due cumpà.


Oltre alla consueta spada, come arma sfoggia un curioso e voluminoso scudo-boomerang, che si vede lontano un miglio a cosa servirà una volta uniti i componenti del team.



Se la trasformazione di Raging Bull e di Red Knight era piuttosto intricata, quella di Wild Hunter porta la complessità a ulteriori livelli di incasinamento. L’altra faccia della medaglia è l’avere un modello perfetto da qualunque lato lo si guardi in tutte le configurazioni. Dite poco.

Nome originale: Blacker
Trasformazione: Come with me for fun in my buggy
Ebbene, dopo svariate decine di minuti di lavoro di mano, per trasformare il trio pieno di brio (giusto per precisare), potrete finalmente unire per formare Trinity Force.

Come spesso accade, il confronto per il vecchio giocattolo G1 è impietoso, un po’ per la tecnologia e il target di allora, un po’ per il design con quelle anche da partoriente…

Godiamoci la sua combinazione nell'anime, che è meglio.
Come avrete spero intuito, lo scudo-boomerang di Wild Hunter diventa il petto del combiner, le armi da fuoco formano i piedi, le armi bianche si uniscono a formare la spada bastarda, le mani compaiono magicamente (ehi, non si può avere tutto). Il risultato è sia molto fedele al source material, sia incredibilmente cool a livello di mecha design.



Ci troviamo davanti a uno dei combiner più avanti sul mercato come qualità costruttiva. Avevo già specificato quanto la TFC avesse innalzato lo standard qualitativo dei suoi modelli nella recensione di Poseidon (che trovate tra i post consigliati), e con piacere vi posso confermare che Trinity Force non è da meno, anzi. Per via della sua natura più contenuta, nella configurazione gestalt la stabilità risulta eccellente. Le articolazioni garantiscono una flessibilità, un equilibro e una tenuta della posa difficilmente riscontrabili in altri combiner. Ottime anche le plastiche, soprattutto dal vivo, con colorazioni vive ma non sovrassature.



Impagabile il ghigno da “Io faccio il pirla, tu sei pirla” di Trinity Force.

Aggiungiamo che il modello scala perfettamente con l’MP-24 Starsaber e più in generale con la linea Masterpiece.

Le uniche sbavature che ho riscontrato sono i già citati specchietti e luci, che possono saltare nei momenti più concitati delle trasformazioni, e la complessità delle stesse, che potrebbero far innervosire qualcuno. Poi non sto neanche a sottolineare il prezzo non da tutti, questi modelli sono dei gioiellini, quindi o così o pomì.



Non posso nemmeno dirvi “Se volete spendere di meno, aspettate l’alternativa Hasbro” perché Road Caesar proviene da una serie mai pubblicata in America. Potrebbe in linea teoria creare il relativo Masterpiece la Takara, ma contando che non si è mai degnata di dedicare un Masterpiece nemmeno al suo combiner più famoso, Devastator, le probabilità di vedere un MP Road Caesar sono più basse di una vera invasione aliena.

Molto più probabile che un’altra azienda 3rd party faccia uscire prima o poi (più poi che prima, visto che non esiste la ben che minima notizia a riguardo) la sua versione di Road Caesar, ma al momento TFC Toys è l’unica al mondo ad aver accontentato la brama di un not-Road Caesar moderno, e anche se ad oggi non ha concorrenza, lo ha fatto in maniera egregia.
Quindi che altro dirci se non, al prossimo combiner!

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