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Cartoomics: a caccia di biancheria da bagno

Partiti subito dopo un bel pranzo pesante per avere le energie sufficienti a farci galoppare fino a sera, io, Xenorik e NoizMaka abbiamo fatto un salto la scorsa domenica 5 marzo in quel piccolo universo alternativo che è il Cartoomics 2017, fiera del fumetto che da qualche anno – dalla storica sede di Amendola Fiera – si è spostata a Fiera Milano Rho, guadagnando maggiore spazio ma costringendo gli stanchi piedi dei visitatori a dover camminare 20 minuti soltanto per raggiungerne l’ingresso una volta passato il tornello della metropolitana (è una cosa che non riesco ancora a mandar giù, sarà l’età).

Questo naturalmente non è bastato ad abbatterci, come non è stata sufficiente nemmeno la conversazione surreale con la signora addetta alla biglietteria della fermata di Cascina Gobba (J: “Un biglietto per Rho Fiera, per favore”; S: “Solo andata o anche ritorno?”; J: “Ah, non sapevo ci fossero. Allora andata e ritorno. Ma mi scusi, come funziona?”; S: “Che vai e poi torni.”; J: “…Grazie”).

Seppur in modalità “risparmio”, abbiamo visitato tutta la fiera alla ricerca di qualche perla nascosta, e le (costose) tentazioni non sono mancate, soprattutto in fatto di retrogaming, con pochi ma fornitissimi stand nei quali, guardando i prezzi di alcuni vecchi giochi, abbiamo scoperto di avere già a casa un piccolo tesoro.

Non siamo riusciti a rubare provare il Nintendo Switch (bellissimo) e nemmeno il VR di Resident Evil (per troppa folla e un po’ di pavidità), ma siamo tornati soddisfatti con un piccolo bottino fatto di magliette di Zelda, Metal Gear, cappellino dei Decepticon e, soprattutto, come mostrato nella foto più sexy della galleria, un conturbante e morbidissimo accappatoio acquistato da Noiz, sempre di Zelda.

Infine, abbiamo persino ricevuto la benedizione a questo blog da Omar Fantini di House of Gag, per cui la giornata non poteva andare meglio di così. Se non ci credete, guardate il video.

Dopo la galleria, il POV di Xenorik.

Xenorik POV

Erano anni che latitavo al Cartoomics.

Un po’ per via degli impegni lavorativi, un po’ perché essendo ormai da tempo assiduo visitatore del Lucca Comics, la fiera milanese aveva perso un po’ il suo fascino ai miei occhi.

Ma seguendo la sacrosanta regola di vita “In fondo non c’ho un cazzo di meglio da fare” io e gli altri due pazzerelloni della taverna, Noiz e Jena, accompagnati da una guest star, il nostro amico nonché sosia di Solid Snake, Chicco (che come una vera star è arrivato in ritardo, il ciula) ci siamo avventurati per i padiglioni del Cartoomics per tutto il pomeriggio domenicale.

Al contrario di altre occasioni, sono partito senza metter a punto alcun piano d’attacco (leggasi: acquisti programmati): avevo in mente giusto un regalino per mia moglie e uno per mio figlio, più una minchiatina per me. Ecco, magari mi sarei fatto tentare da un boardgame, ma niente, non ho trovato nulla che mi ispirasse, anche perché lo spazio dedicato a gdr cartei e giochi da tavolo era piuttosto limitato rispetto al Lucca Comics. In compenso mi sono goduto un giretto tra perle di retrogaming, riproduzioni di armi, pc custom, una fugace occhiata alla Switch e parecchio merchandise di vario genere.

Per esempio mi sono imbattuto in qualche SOC GX-71 Golion della Bandai, il cui prezzo amico oscillava tra i 370 e i 390€, in pratica l’equivalente di una Switch + Zelda. Acquisto rimandato. Gira di qua, gira di là, ho beccato persino il mio spacciatore di Transformers di fiducia, che era presente con addirittura ben due stand. Peccato che l’abbiano messo vicino al palco delle esibizioni, condannato a sentire tutto il giorno insopportabili motivetti j-pop. In ogni caso non aveva niente che mi allettasse. Altrove ho adocchiato un Soundwave Masterpiece, ma i 240€ che ci volevano per accaparrarselo mi hanno fatto desistere con un ping di 1 ms.

Come ad ogni fiera i cosplayer abbondavano, e come ad ogni fiera si andava dal “Minchia è uguale!” per passare al “Apprezzo l’impegno” e finire al “…”. Mi è rimasto impresso un cosplay della Danzatrice Boreale alla quale, dopo avermi fatto tanto dannare in Dark Souls 3, volevo mollare una pizza nella vita reale, ma mi sono controllato, non ne valeva la pena.

Notevole l’installazione dedicata a Resident Evil, con tanto di elicottero militare e autobus di Racoon City. C’era pure in prova il nuovo Resident Evil in VR, ma anche questa volta non sono riuscito a provare il visore per la troppa fila e il poco tempo a disposizione.

Giro l’angolo e mi trovo davanti Omar Fantini, che ringraziamo per la simpatica dedica che ci ha fatto. Sarebbe stato meglio imbattersi in Giulia Penna (non me ne voglia Omar), ma il segreto per essere felici è accontentarsi.

Dopo aver girato bene o male tutti gli stand (più male che bene a causa dell’andatura da raid che tenevamo) alla fine ho deciso di prendere solo tre gadget come bottino: un cappuccio di Shy Guy per mio figlio, delle calze di Zelda per mia moglie e un berretto dei Decepticon/Distruptor per me, insomma, tutto come da non-programma.

Senza rendercene molto conto il pomeriggio è volato, e ci siamo incamminati verso casa con i nostri acquisti (direi che Noiz col suo accappatoio/vestaglia di Zelda ha vinto) stanchi ma contenti.

Arrivederci Cartoomics, dopotutto è sempre un piacere visitarti.

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