Chroma Squad - Recensioni in bottiglia
- Jason David Frank non è stato maltrattato durante la stesura di questo post -
Super sentai è un termine che potrebbe non significare nulla per molte persone, anche se probabilmente gli stessi soggetti che ne ignorano il significato nella loro vita ne sono venuti in contatto. Se dico Power Rangers si accende la lampadina?
Immagino di sì. I super sentai non sono altro che quei telefilm (o film) in cui un gruppo di eroi mascherati con poteri, armi e mezzi speciali si batte per scongiurare invasioni aliene o altre menate simili. Nati in Giappone a metà degli anni ’70 come branca del genere tokusastu (che identifica le produzioni TV o quelle cinematografiche caratterizzate dall'utilizzo di effetti speciali), i super sentai non sfondano a livello mondiale finché nel 1993 l’americana Saban non decide di adattare il format per il pubblico occidentale, creando così i famosi Power Rangers.
Il processo di adattamento prevede l’estrapolo dalle serie originali delle scene di combattimento per unirle a spezzoni girati in America, stravolgendo così storia e personaggi. Come da programma, le parti recitate made in USA sono roba per bambini, tutto è meno drammatico e un po’ tonto rispetto alle storie originali, relegando la visione della serie ai più giovani, ma d’altra parte quello era il pubblico che Saban volava raggiungere. Nel mio caso il primo contatto con qualcosa di simile era avvenuto qualche anno prima con i Winspector, una serie importata in Italia direttamente dal Giappone, quindi mantenendo il plot originale.
Ancora oggi custodisco gelosamente la valigetta che comprendeva i tre protagonisti e la macchina, che si trasformava in maniera simile a quella supertamarra dell’Uomo Tigre Secondo.
Invece quando arrivarono i Power Rangers nel belpaese io ero già passato alla fase successiva, li ho vissuti di riflesso per via di mio cugino più piccolo, anche se ricordo a memoria il videogioco per Supernintendo, giocato e stragiocato per anni.
In più mi piaceva il primo Megazord:
A differenza di quelli delle serie successive, solitamente un’accozzaglia di roba che sembrava essere messa insieme a cazzo. Ma proprio a cazzo:
Comunque da allora, tra alti e bassi, i Power Rangers non hanno più abbandonato gli schermi della tv, e ogni super sentai è stato “tradotto” per il pubblico occidentale, pensate che ormai siamo in vista della ventisettesima serie.
Anche nel mondo dei videogiochi i Power Ranges si sono fatti sentire, spesso con risultati eclatanti. In negativo. La stragrande maggioranza dei giochi basati su questi eroi in tutina e casco si sono rivelati delle ciofeche inenarrabili (Lightspeed Rescue su N64 è conosciuto per essere uno dei giochi più brutti della storia), e forse solo i primi titoli su Supernintendo e Megadrive rimangono degni di nota.
Chroma Squad però è un’altra cosa: non è un titolo su licenza, bensì un gioco ispirato al mondo dei super sentai. E non si tratta di un picchiaduro, di uno sparatutto o di un’avventura, ma di un genere più di nicchia, un tattico a turni, sulla falsariga di giochi come Final Fantasy Tactics, Fire Emblem o Tactics Ogre. Non posso fare a meno di linkarvi lo spiritosissimo trailer:
La premessa è più particolare del previsto, infatti noi non andremo a impersonare una squadra di eroi pronti a tutto per salvare la Terra, ma un gruppo di attori che si occupano di recitare in una serie tv chiamata appunto Chroma Squad.
Quando comincerete la vostra partita dovrete selezionare 5 tra una lista di attori disponibili, che presentano diverse caratteristiche e stipendi. Io immaginavo che questi attori fossero poi eventualmente sostituibili, e invece no, ve li tenete fino a fine run.
L’incipit, oltre a fungere da tutorial per illustraci le meccaniche di base, ci mostra la premessa narrativa: i nostri 5 attori, stanchi e frustrati per via del despotismo del loro regista, decidono di mandarlo a quel paese insieme a Rita Repulsa, e di fondare la loro compagnia di produzione indipendente. Da lì in poi inizierà la loro avventura nel mondo della gestione del proprio business, scandito dalle stagioni della serie che andremo a produrre.
All’inizio di ogni stagione ci verranno imposte delle condizioni da rispettare, pena il fallimento, in soldoni evitare di scendere sotto un certo livello di budget monetario e di fan. Per ottenere ciò dovremo registrare al meglio le puntate che andranno a comporre le stagioni, che vuol dire vincere le battaglie raggiungendo più obiettivi possibili. Sì, perché oltre all’obiettivo principale ogni scontro presenta degli obiettivi secondari, descritti dalle direttive del regista, e sono di varia tipologia: vincere entro tot turni, far sopravvivere un particolare membro del gruppo, colpire il boss in ogni turno e via dicendo.
Queste direttive non sono l’unico modo per aumentare i fans e batter cassa, ci viene in contro anche il marketing, infatti potremo assumere una società di consulenza tra tante, pagandola un tot a episodio, per ricevere in cambio bonus quali maggior ricavi, maggior tasso di conversione degli spettatori a fan, buff per i nostri eroi eccetera. Le società di marketing che ci seguono possono essere sostituite e man mano che si andrà avanti con le stagioni crescerà il numero di quelle disponibili.
Avremo anche occasione di rispondere alle mail dei fan o di altri soggetti, e a seconda delle risposte potremo ottenere premi.
Il nostro team è composto, come abbiamo già detto, da 5 membri, i quali avranno un ruolo determinato all’interno del gruppo:
Lead: il ranger rosso*, il capo. Ottimo per picchiare, possiede anche delle abilità che gli permettono di gestire il gruppo in combattimento.
Arma esclusiva: lancia
Scout: il ranger giallo, il rouge. Quello dotato di maggior mobilità e di poteri che ne facilitano l’occultamento per assalti a sorpresa.
Arma esclusiva: pugnali et similia
Techie: il ranger blu, il secchione. Non adatto al corpo a corpo, si distingue per poteri di supporto e armi a distanza.
Arma esclusiva: fucile
Assault: il ranger nero, il picchiatore. Scarso raggio d’azione, ma mena come un fabbro.
Arma esclusiva: ascia
Support: il ranger rosa, l’healer. L’indispensabile guaritrice, che se ne sta lontana dalla rissa, ma cura gli altri mentre attacca da lontano.
Arma esclusiva: arco
*nella mia partita i colori della squadra rispecchiavano esattamente quelli dei primi Power Rangers, ma è possibile scegliere combinazioni di colore differenti
Avremo a disposizione uno shop per acquistare tra un episodio e l’altro l’equip necessario, diviso in armi (esistono anche armi comuni a più ruoli oltre a quelle esclusive) e vestiario (casco, tuta, guanti e stivali). Il tutto è catalogato per livelli di rarità, o di ficaggine se preferite, secondo le solite modalità: normale, raro, epico e bla bla.
L’acquisto non è l’unica opzione per ottenere l’equip, è presente anche un sistema di crafting piuttosto semplice: ci sono materiali base che possono essere combinati per ottenere materiali migliori, che possono essere combinati per ottenere materiali migliori, che possono… E con i materiali giusti potrete creare l’equip.
Il sistema di combattimento è molto basilare, e i vostri ranger potranno effettuare solo le seguenti azioni: muoversi, attaccare con mosse di kung-fu, colpire con l’arma, utilizzare un potere, prepararsi al teamwork.
Potete muovermi 2 volte, ma in questo caso non potrete più fare altre azioni, e se attaccate o utilizzate determinati poteri prima di spostarvi, non potrete più muovervi con quel personaggio per quel turno. Spendiamo due parole sul teamwork: selezionandolo il ranger si prepara per partecipare ad un’azione di gruppo e a seconda della sua posizione può variare. Se ha un nemico che può colpire e un altro membro della squadra attacca questo nemico, il ranger si unirà nell’attacco. E’ possibile far partecipare ad un unico attacco tutti i ranger, in tal caso partirà una Finishing Move, un colpo potentissimo (e spesso tra le direttive del registra vi verrà richiesto di eseguirlo per sconfiggere i boss).
Se invece non ci sono nemici a portata di pugno o di arma, il ranger può essere utilizzato dagli altri come trampolino per raggiungere ed eventualmente colpire con un’azione acrobatica i cattivi.
Per ogni stagione che completerete si sbloccheranno nuovi poteri esclusivi per i vari ranger (sia talenti attivi che passivi), e dovrete scegliere quali attivare (si possono switchare a piacere quando si vuole tra gli episodi).
Le battaglie non si svolgono unicamente a piedi ma, come in ogni super sentai che si rispetti, si combatte anche con i robottoni giganti.
In questo caso il gameplay cambia, e ha luogo uno scontro 1vs1 senza la possibilità di spostarsi in una mappa. Ogniqualvolta si effettuerà un attacco occorrerà fermare un indicatore al momento giusto per determinare se il colpo è andato a vuoto o ha centrato il bersaglio. Cercando di infilare più attacchi di fila sarà sempre più difficile colpire, ma ogni colpo in più picchierà sempre più duro.
Oltre che a sberloni, come da prassi avrete a disposizione mosse speciali che dipenderanno dall’equip dello Zord (anch’esso acquistabile e craftabile), più la possibilità di mettervi in guardia dai colpi dei mostri guerrieri.
E' presente anche la possibilità di personalizzare e ampliare i nostri studios con degli upgrade che ci garantiranno diversi benefici (drop rate migliori, premi aggiuntivi nel rispettare le direttive, sconti per il negozio etc.).
La trama è decisamente scanzonata e parodistica, colma di citazioni, e i nemici che andremo a combattere molte volte saranno veramente ridicoli. A proposito dei cattivi, avremo a che fare con un boss diverso praticamente per ogni episodio o quasi, mentre la varietà dei nemici comuni non è un gran ché.
Purtroppo Chroma Squad non brilla per profondità, le opzioni a disposizione non sono poi molte e se aggiungiamo un livello di difficoltà tarato verso il basso, capite che non ci troviamo davanti a un titolo fatto per soddisfare i più smaliziati. Resta comunque un gioco divertente, un buon titolo per passare qualche ora con un tattico senza star lì a smattare tra strategie, dubbi, e adesso cosa faccio, oh mio Dio è l’apocalisse. Io non ho mai ciccato una missione, sebbene qualche volta ho mancato degli obiettivi secondari. In ogni caso direi che solo con l’ultimo stage mi sono dovuto un attimo impegnare per vincere, ma non è stato certo come l’ultima missione del primo Advanced Wars, e chi ci è passato sa di cosa parlo.
Non ho ancora fatto nessun riferimento al comparto tecnico: come avrete già notato dagli screen in questa pagina, i programmatori hanno optato per una simpatica pixel art a metà strada tra gli 8 bit (pixelloni giganti a gogo e dettagli appena accennati) e i 16 bit (palette di colori), unita a una colonna sonora composta rigorosamente da pezzi “effetto midi”. Una chicca è la title track, una vera e propria sigla da super sentai in giapponese:
Tirando le somme posso dirmi di essermi divertito con Chroma Squad, pur nella sua grande semplicità mi ha intrattenuto senza farmi troppo seghe mentali su come pianificare ogni azione, è un tattico rilassato per passare il tempo, nel mio caso una ventina di ore.
Sicuramente apprezzabile anche l’elemento caricaturale, inoltre se siete stati dei fan dei Power Rangers (magari lo siete ancora) è un titolo assolutamente da provare, anche se non masticate i tattici, anzi: può essere considerato un buon titolo introduttivo al genere.
Ultima info prima di lasciarvi: esistono diversi finali della storia, un incentivo alla rigiocabilità.
Go Go Chroma Squad!