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Snake Pass - Recensioni in bottiglia


“Pensa come un serpente” è uno dei suggerimenti che vi viene dato durante le schermate di caricamento di Snake Pass.E non solo imparare a pensare, ma anche a muoversi come un serpente è il succo di questo titolo molto particolare dei Sumo Digital.

Sembra un platform ma non è, serve a darti l’allegria, con i suoi colori sgargianti, i personaggi puccettosi, il look nostalgico che fa tanto anni ’90, la sua storia pressoché inutile, le musiche di David Wise… tuttavia non si salta. Noodle, il serpente corallo protagonista del gioco, non può compiere quest’azione basica per cui un gioco possa essere classificato come platform. Però anche se non può propriamente saltare il simpatico serpente ha altre frecce al suo arco: può avvinghiarsi sulle strutture, tenersi in sospensione grazie alla forza delle sue spire, calarsi lentamente o anche lanciarsi, nuotare in reconditi pertugi, girare leve, muovere sfere, scalare travi e ovviamente strisciare.

Riuscire a padroneggiare tutte le movenze di Noodle, capire come usarle al meglio è il bello di questo gioco e, lo scrivo chiaro e tondo, non è facile. Il segreto è semplicemente non demordere, non abbattersi perché vorrebbe dire rinunciare uno dei titoli più originali degli ultimi tempi. Il sistema di controllo può risultare inizialmente complesso, ma impratichendosi ci si rende conto di quanto sia efficace e funzionale, occorre solo tararsi mentalmente, cosa forse non da poco in questo mondo schifosamente user-friendly. Ok, la telecamera in alcune occasioni ci mette del suo e rende certi passaggi più difficili del dovuto, ma è pur sempre controllabile dal giocatore e occorre imparare a padroneggiala come il resto.

A darci una zampa ci sarà Doodle, un colibrì che nei momenti più difficili (leggasi: oddio sto per precipitare!) potrà afferravi per la coda e sorreggervi, per quanto possibile, nelle vostre acrobazie avvinghianti. Ma non pensate che sia una sorta di easy mode, l’utilizzo di Doodle deve essere integrato perfettamente con quello che state facendo con Noodle, altrimenti rischiate solo di peggiorare le cose.

Snake pass è essenzialmente una sfida di abilità e destrezza con una spruzzata di puzzle: in un mondo che si sta sgretolando, l’obbiettivo delle peregrinazioni in livelli via via sempre più complessi è collezionare 3 cristalli che vi apriranno il portale verso lo schema successivo. Vi sono presenti anche oggetti collezionabili opzionali, nello specifico delle gocce luminose e delle monete d’oro, posizionate talvolta in punti che oserei definire stronzi. Ma è proprio questo il divertimento, finire un livello senza portarsi a casa il risultato perfetto fa un po’ perdere senso al gioco, che fa di ogni traguardo superato la base per raggiungere obiettivi sempre più difficili.

Un vero peccato che il gioco sia corto: pochi sono i livelli divisi in quattro mondi. Inoltre non incontrerete mai nemici o boss: gli avversari sono la gravità e gli stage stessi, col loro design fatto di tralicci, pozze, torri, ponti sospesi e trappole mortali. Il tutto incorniciato da una grafica deliziosa nella sua semplicità e vivacità. Di pari passo l’accompagnamento sonoro, e chi conosce David Wise sa a cosa mi riferisco.

Non c’è un altro gioco come Snake Pass in giro, e io l’ho divorato in un sol boccone. Ho ancora fame, quindi Sumo Digital aspetto con impazienza un seguito, grazie.

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