Bottino di Guerra al Lucca Comics 2017
- Xenorik
- 20 nov 2017
- Tempo di lettura: 9 min

Un Lucca Comics diverso quello del 2017. Questo è quello che pensavo mentre guardavo fuori dal finestrino della macchina, ormai sulla via del ritorno verso casa. Forse perché mi aspettavo più movimento, più ressa, più cosplayer. Invece non mi è mai capitato di girare così agevolmente i vari stand dislocati per la mappa della manifestazione. Detta così sembra quasi che la cosa mi sia dispiaciuta… beh, un po’ sì, soprattutto per i cosplayer, ma almeno così la fiera ce la siamo girata in lungo e in largo, e forse mi sono evitato eventuali cosplay del nero di Whatsapp…

Come avevo anticipato in un precedente post (vedi qui), ero partito per il Lucca Comics con degli obiettivi in testa, divisi per categoria. Ma sapete com'è, come in un mmorpg quando si abbatte un boss in raid, il loot è il risultato di tante variabili. Mi scuso in anticipo per l'utilizzo in alcuni casi di immagini di repertorio, ma non sono riuscito a fotografare ogni cosa.
Games

E’ incredibile la facilità con cui siamo entrati e abbiamo visitato, per ben due volte, il tendone dedicato ai games. Solitamente la tappa più impestata insieme a Japan Town, quest’anno al varco abbiamo trovato pochissima fila, e dentro la giusta quantità di gente per godersi tutti gli stand. Tante le varie chicche addocchiate, e non solo da me: Noizmaka s’è accaparrato un vero tegolone, Starcraft – The Board Game, e un altro membro della ciurma un divertente party game, Misantropia.

Per quanto mi riguarda, la mia attenzione è stata attirata da:
Scacchiera di The Legend of Zelda: molto, ma molto scenica, e tutto sommato dal costo non proibitivo (sulle 90€). La potete ammirare immortalata insieme al sorriso letteralmente smagliante di Noizmaka.

Dark Souls – The Boardgame: versione in lingua inglese del gioco da tavolo del mio videogame preferito degli ultimi anni. Non l’ho preso solo perché dovrebbe uscire la versione in italiano, spero a un costo più umano, visto che per quella in inglese chiedono 120 cocuzze. Ma chi conosce Dark Souls sa bene che l’umanità è una condizione effimera.

Super Mario Level Up: il boardgame basato sulla celeberrima mascotte Nintendo. Non saprei dire se fosse in vendita, l’abbiamo visto esposto in vetrina un po’ di sfuggita. Singolare il tabellone di gioco, un prato fatto a mo’ di terrazzamenti, forse i gradini rappresentano i livelli da scalare. Magari in futuro approfondiremo.

Merchandise di Pornhub: allo stand di Squillo, oltre all’omonimo e politically scorrect gioco carte, era presente anche varia mercanzia tematica incentrata sul famoso e peccaminoso portale. Immaginatevi di varcare la soglia del vostro ufficio bevendo una bevanda calda con la vostra tazza griffata Pornahub, roba da applausi per una settimana minimo da parte dei vostri colleghi uomini e ghignatine pseudo-sconcertate da parte delle colleghe donne. Ora che ci penso, sarebbe stato un perfetto regalo di Natale per qualche amico.

Through the ages – A new story of Civilization: uno degli obiettivi che mi ero prefissato, trovato a un prezzo ragionevole (59€), me l’ero tenuto come opzione se non avessi trovato altro. Solo che poi ho trovato altro.

New Angeles: il packaging mi ispirava una cifra, la descrizione sul resto pure, ma ho titubato. Gioco di intrighi che fa uscire l’arrivista che è in ognuno di noi, ambietato in un futuro distopico. Dalle recensioni che ho letto in giro sembra meritare molto, mannaggia a me che non l’ho preso, ma pazienza, sarà per il prossimo Lucca Comics.

Mice and Mystics: ero già lì in mano con la scatola del gioco a ridacchiarmela gongolandomi, quando ho notato che non era esposto il prezzo. Alla mia domanda “Scusi, chi ha fatto pal, ehm… quanto costa?” Mi becco un “70€ il gioco base, 30€ la prima espansione, quella piccola, e 60€ la seconda, quella grande”. “Ah… grazie” ho risposto mentre riponevo la copia del gioco sulla pila.

Mercanti di Venere: Sgomitando un po’ sono riuscito a farmi strada verso la catasta del gioco in questione. Leggo il prezzo, 30€, fantastico, non ci penso neanche un secondo in più e me lo accatto. Più tardi girando sempre nel tendone games ho visto che lo vendevano anche in un altro stand a 79€ da scontare del 15%. Stigrancazzi. La sera e nei giorni successivi mi sarei letto le regole, e in seguito con l’allegra combriccola ci saremmo già fatti la prima partita. Sicuramente lo ritroveremo tra le pagine del blog.

Libri e Fumetti
I manga non li ho quasi guardati, i libri idem, troppi arretrati da leggere. L’unico acquisto di cui ero sicuro al 100% ben prima di partire si trattava della riedizione dei librogame di Lupo Solitario. Tutto il resto è colpa della direzione intrapresa dalla Bonelli negli ultimi anni: storie fuori collana, merchandise, gadget vario… maledetti, e il cofanetto delle ministorie su Groucho a 60€ no, non ve lo prendo, tié.
Lupo Solitario 11 e 12: Me li ricordo piuttosto vividamente i due libri che concludono il ciclo Ramastan (MagnaKai in originale) della saga di Lupo Solitario. Nell’undicesimo volume, I prigionieri del tempo, Lupo Solitario si trova catapultato con l’inganno in un mondo lontano, il piano astrale del Daziarn, e il suo obiettivo sarà trovare una via verso casa. La stravaganza imperversa in questa avventura, l’ambientazione del Daziarn è straniante, i personaggi bizzarri, il ritmo incalzante.
Nel dodicesimo volume, Sfida alle tenebre, invece abbiamo un Lupo Solitario caldo e incazzato, pronto a vendicarsi, nonché a liberarsi, dei Signori delle Tenebre, gli arcinemici di tutti i regni del Magnamund che essenzialmente vogliono solo farsi i cazzi loro. E’ una delle avventure più epiche di Lupo Solitario. Particolarmente bella la nuova cover del numero 12, nella sua semplicità, con un Gnaag tipo “Vieni, ti aspetto stronzo”. 15€ cadauno.


UT – L’inizio: il prequel della stramba e onirica serie Bonelli del 2016, che devo ancora capire quanto mi sia piaciuta. Questo albo cartonato di neanche cento pagine (di cui alcune dedicate a un “dietro le quinte”) racconta la nascita di UT e i suoi primi passi in un futuro mondo marcescente. Al non modico prezzo di 18€, davvero troppi, non l’avrei preso se non per completismo.

Dragonero – Senz’anima: ci risiamo, un altro cartonato, stavolta su Dragonero, fumetto che devo dire mi ha sempre intrattenuto piacevolmente senza strafare a livello di seghe mentali, in puro stile Bonelli. Senz’anima vede un giovane Ian alle prese con gli orrori della vita da soldato mercenario. Dovrebbe trattarsi dell’incipit di una nuova serie parallela al Dragonero canonico, spero in un formato più conveniente. Perché anche in questo caso, 16€ per 60 paginette di storia più qualche approfondimento...

20th Century Boys – La raccolta delle opere di Ujiko Ujio: vi avevo detto che i manga non li avevo quasi cagati di striscio? Al 99% sì, ma questo rappresenta l’1%. Non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo albo singolo, spin-off di 20th Century Boys, che uno dei manga più sorprendenti che abbia mai letto. Si tratta della raccolta delle storie scritte dai due fumettisti, personaggi nel manga originale, al costo 7€. Non l’ho ancora letto, ma confido di farlo relativamente presto.

World of Warcraft – Il libro di ricette ufficiale: Ogni volta che vado al Lucca Comics porto a casa un regalo per la mia mugliera, e quest’anno sono andato a colpo sicuro. Le piace cucinare, ha farmato per anni in WoW, ci può essere un presente migliore di questo? Bravo, mi do da solo una pacca sulla spalla, era dai tempi della felpa di Totoro che non azzeccavo così un regalo.

DVD e Bluray
Zero, nada per me, ho tanta di quella roba arretrata da vedere che non mi basterebbe una vita. L’unica cosa che vagamente poteva interessarmi erano i bluray dei film d’animazione dello Studio Ghibli, che comunque s’è preso un mio amico. Io ho passato la mano.

Videogames
Dopo una breve sosta al bagno in compagnia di Deadpool,

ci siamo diretti verso l’area dedicata ai videogiochi. Il giro è stato di breve durata, tuttavia qualcosa di interessante l’ho intravista. Innanzitutto ho dato una sbirciata a Monster Hunter World, in prova su pc, e devo dire che la sbirciata mi ha gustato parecchio, non vedo l’ora di avventurarmici l’anno venturo.

Sono poi riuscito a vedere dal vivo un monitor 21:9 in azione, e la cosa mi ha tolto ogni dubbio, se mai ce ne fossero stati: il mio prossimo monitor avrà questo formato, il balzo da un classico 16:9 è notevole.

In diversi stand c’era hardware in vendita a prezzi non amici, si sa che ormai da anni i prezzi migliori si trovano online. Poi vorrei vedere uno a girare per il Lucca Comics con in borsa quasi 1000€ di 1080ti.

Ovviamente uno sguardo a qualche prelibatezza da retrogamer, come questo Zelda II: The adventures of Link in perfetto stato a 75€.

Per me nessun acquisto, ma non posso non segnalare quello di uno dei compari della banda, che si è aggiudicato a ben 10€ il controverso Call of Salveenee, che non è una sorta di CoD con il quasi omonimo politico, bensì un simil-GTA. Il trash vende.

Gadget e abbigliamento
Nulla da segnalare, quest’anno non c’è stato niente che mi abbia colpito, che ne so una maglietta, un ninnolo… niente. Soldi risparmiati.

Action Figure/Statue e repliche di armi
Quanta bella mercanzia esposta in ogni angolo della fiera. Iniziamo con un’entrée di armi di differente provenienza. Noizmaka non ha resistito alla Master Sword che Link utilizza in Skyward Sword, davvero fica e di sostanza.


Proseguiamo con un antipasto di varie statue, tutte bellissime e tutte a costi esorbitanti, e se quella di Adam West nei panni di Batman ti fa scappare un sorriso, quella del grande Bud nei panni di Bambino è un po’ come ricordare un nonno o uno zio che non c’è più.





Ma passiamo al piatto principale, ovvero le action figure. Mentre Noizmaka se la spassava a fare la coda per lo stand Blizzard, dove poi ha comprato lo zippo e i bicchieri della birra di World of Warcraft (oltre ad uno shopper gigantesco e bellissimo)



, io come sempre ho buttato l’occhio in ogni tenda alla ricerca di modellini: non si sa mai, può capitare che lo stand ficcato nel pertugio più recondito nasconda l’affare migliore della fiera. Non me ne sono perso neanche uno, ma devo dire che quello della Cosmic Group è stato uno dei più belli da visitare: in esposizione i barocchissimi Gold Saints della seria Soul of Gold, vari Soul of Chogokin, anche i primi della nuova serie DX, da più di mezzo palo cadauno, più le mega statue di Mazinga Z, sia in versione Infinity del recente film, sia in versione classica.









Riguardo agli acquisti, come previsto Contructor, il not-Devastator della Toyworld, non si è visto, così come il model kit dello Skell Formula di Xenoblade Chronicles X. Tutto il resto c’era, ma ragazzi, alcuni articoli a che prezzi…
Bandai GX-71 Golion: Prezzo assurdamente alto. Modello bellissimo per carità, e sembra che per questioni di diritti non verrà ristampato a breve, ma venduto oltre le 400 carte, anche 450, no grazie.

Bandai GX-72 Megazord: trovato in due stand. Il primo lo vendeva a 390€, lascio perdere. Il secondo a 320€, e io gli dico “300€ e te lo prendo”, ma il negoziante rifiuta dandomi il suo biglietto da visita, esortandomi a contattarlo dopo la fiera, tanto non l’avrebbe venduto. In pratica “Guarda, se non lo vendo a 320€ in fiera, ok te lo lascio a 300€"... Ma spesso e volentieri il treno una sola volta passa nella vita: "grazie" alle sue parole un'altra idea si è insinuata nella mia testa.

Bandai GX-75 Mazikaiser: molto più facile da trovare rispetto ai primi due, e bellissimo dal vivo, con un costo che mediamente oscillava dai 220€ ai 250€. Però ho trovato un venditore che lo dava via a 200€. Me lo sono appuntato come opzione di acquisto a fine fiera.

Takara MP-36 Megatron: solo uno pervenuto, a 300€ non trattabili. Anche se questo modello è fatto indiscutibilmente bene, ci sono Megatron 3rd Party che costano la metà e per certi versi gli sono pure superiori, o almeno io li trovo più appetibili. Bocciato.

Takara MP-13 Soundwave/Memor e Mp-11 Starscream/Astrum: seri candidati per l’acquisto, trovati a prezzi accettabilissimi, entrambi sulle 160€. Però l’idea che aveva iniziato a frullarmi in testa dopo la delusione Megazord ormai era già diventata una decisione.

Quale decisione? Quella di jumpare a piè pari l’acquisto di un modellino e risparmiare per prendermi un Nintendo Switch entro la fine dell’anno. Prima della fine del Lucca Comics avevo deciso, quest’anno niente action figure, ma Natale in compagnia di Mario Odyssey e Xenoblade Chronicles 2 (Zelda Breath of the Wild l’ho già archiviato su WiiU). Bella come idea?

In ogni caso, non tutti sono tornati a casa a mani vuole: un mio amico, sempre Blizzardiano, ha acquistato una non poco costosa statua di Reaper (190€ così in simpatia) e il mech di D.Va (non so a quanto), entrambi di Overwatch.


Ripensandoci, personalmente non ho mai speso così poco a un Lucca Comics (poco relativamente parlando, eh), ma solo perché quest’anno ho deciso di “spostare l’investimento”. D’altra parte basta una singola action figure per variare il bilancio anche di qualche centinaia di euro. Leggo che in tutto ci sono state in 5 giorni di fiera 240 mila presenze in questa edizione 2017, quindi una media di 48.000 persone al giorno. Oh, durante i primi due giorni di fiera sono sicuro che non ci fosse così tanta gente, e da fruitore ho preferito così. Girare senza lo stress della ressa non è cosa da poco in una manifestazione del genere, che ha comunque fatto i suoi numeri.
Per finire, come dessert, buffet di cosplayer e qualche bonus come caffè e ammazza-caffè. Appuntamento all’anno prossimo, per dirlo alla Richard Benson, è categorico!

























Opmerkingen